Crisi Siriana
Siria, i Turchi attaccano i Curdi
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Crisi siriana, 25 gennaio 2018 - Solo qualche mese fa, il progetto curdo in Iraq è miseramente fallito. Il governo iracheno ha riconquistato tutti i territori che i Curdi avevano guadagnato in un decennio, e gli Stati Uniti non hanno fatto nulla per aiutare i loro « alleati ». Perché adesso dovrebbe essere differente?
Moon of Alabama, 21 gennaio 2018 (trad. ossin)
Siria, i Turchi attaccano i Curdi
Moon of Alabama
Dopo il fallimento dei negoziati tra Russia/Siria e i Curdi di Afrin, la parte russa ha concluso un accordo con la Turchia. Adesso la Turchia attacca Afrin mentre tutti guardano altrove. La causa principale di questa precipitazione sta nella decisione degli Stati Uniti di occupare il nord est della Siria con l’aiuto del YPG / PKK curdo. La strategia di occupazione si dimostra già fallimentare. I Curdi hanno scelto male. Usciranno perdenti dal gioco.
Ci siamo sbagliati quando abbiamo previsto che le minacce turche di attaccare la zona a nord ovest di Afrin erano minacce vuote:
« La minaccia non è seria:
…
Afrin è sotto la formale protezione delle forze russe e siriane.
Il vero pericolo per la Turchia non è Afrin, ma il protettorato curdo ben più ampio che gli Stati Uniti hanno annunciato nel nord est della Siria.
Le minacce turche e il fracasso dell’artiglieria hanno coperto le minacce della Siria e i consigli più discreti della Russia. Il governo siriano vuole dimostrare di essere capace di proteggere tutti i cittadini siriani, siano essi di origine araba o curda. La Russia è fiera di giocare il ruolo dell’adulto che riesce a tenere buoni tutti ».
La Turchia adesso attacca in forze il cantone di Afrin. Ispirandosi a un certo George Orwell, l’operazione di guerra è stata battezzata « Ramo di olivo ».
Gli avvenimenti scatenanti sono stati due. Il più importante è stato l’annuncio fatto dagli Stati Uniti di una occupazione permanente del nord est della Siria con l’aiuto di una « forza di protezione delle frontiere » composta da 30 000 uomini delle Forze democratiche siriane (FDS) composte in massima parte dai Curdi e da alcuni Arabi che in precedenza avevano combattuto con ISIS. Avevamo sottolineato in quel momento:
« Gli Stati Uniti non hanno consultato i Turchi prima di annunciare questa decisione e i Turchi non trovano evidentemente per niente divertente che una ‘banda di terroristi’, addestrati e armati dagli USA, controlli un lungo tratto della loro frontiera meridionale. Qualsiasi governo turco sarebbe obbligato ad assumere misure drastiche per proteggere il paese da una simile minaccia strategica ».
Gli Stati Uniti hanno dato prova di dilettantismo. Hanno ignorato le esigenze di sicurezza della Turchia, loro alleato nella NATO, e hanno preferito una occupazione illegale che non potrà durare a lungo del nord est della Siria. Il segretario di Stato Tillerson ha tentato di calmare i Turchi affermando che la « forza di protezione delle frontiere » non era destinata a proteggere le frontiere. Rapporti dai campi di addestramento dicono che questa affermazione è menzognera:
« Questa sarà una forza fondamentale per proteggere le frontiere nord della Siria » ha dichiarato la persona che presiedeva la cerimonia di conclusione della formazione.
La seconda ragione dell’operazione turca è il successo dell’esercito siriano a Idelb Est dove « l’esercito siriano libero » e i takfir di Al Qaeda appoggiati dalla Turchia sono stati eliminati dall’esercito siriano.
L’operazione turca in corso è stata preceduta da diverse serie di negoziati.
Il governo siriano e I suoi alleati turchi hanno offerto ai Curdi di Afrin di proteggerli contro l’attacco turco:
« Circa una settimana fa, c’è stata una riunione tra alcuni responsabili russi e alcuni dirigenti curdi. Mosca ha suggerito che lo Stato siriano diventi l’unica entità responsabile della frontiera nord. I Curdi hanno rifiutato. Immediatamente dopo sono stati invitati i generali turchi a Mosca. Attribuire allo Stato siriano il controllo della sua frontiera nord non era l’unica riciesta russa. L’altra era che i Curdi restituissero i campi petroliferi di Deir al Zor. I Curdi hanno rifiutato, lasciando intendere che comunque gli Stati Uniti non lo avrebbero permesso. La riunione non è stata davvero un successo ».
Questa testimonianza è stata confermata dai negoziatori curdi:
Aldar Xelil (@Xelilaldar), membro della Società libera democratica Tev-Dem : « Nel corso di una riunione, la Russia ha detto all’amministrazione di Afrin che se Afrin fosse governata dal governo siriano, la Turchia non l’attaccherebbe. L’amministrazione del cantone di Afrin ha rifiutato questa proposta ».
I Curdi hanno fatto una contro proposta. Hanno proposto di mettere delle bandiere siriane e consegnare la base aerea di Menagh (quasi interamente distrutta), ma non erano disposti a rinunciare al controllo delle frontiere:
La traduzione di un estratto del giornale Diken :
« Amberin Zaman ha incontrato alcuni ufficiali di Rojava, Nobahar Mustafa e Sinam Mohammed. Hanno detto :
• La Russia intende indebolire l’YPG e consegnare Afrin al ‘regime’.
• Continuiamo a negoziare con la Russia. La Russia ci ha detto che se avessimo consegnato Afrin al regime, quest’ultimo ci avrebbe protetto. Noi abbiamo rifiutato. Abbiamo proposto di consegnare la base aerea di Menagh e altri punti di controllo, ma la Russia ha rifiutato.
• Può darsi che ci ritiriamo dalla conferenza di Sotchi.
• Nuove alleanze saranno formate con Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e l’Egitto.
• Il comandante delle forze di Rojava, il generale Mazlum e Ilham Ahmed hanno incontrato Brett McGurk per chiedere agli Stati Uniti di porre fine agli attacchi turchi. E’ un test dell’affidabilità degli Stati Uniti come alleati ».
Dopo il fallimento dei negoziati coi Curdi, la Siria e la Russia – che fungeva da mediatore – hanno concluso un accordo con la Turchia. La Turchia aveva accettato la creazione di una zona di de-escalation a Idelb, ma non aveva mai provveduto a istituire i posti di osservazione previsti nella zona governata da Al Qaeda. La Turchia ha appoggiato Al Qaeda. Combattere direttamente il gruppo terrorista è contrario agli interessi turchi. Molti combattenti di Al Qaeda hanno famiglia e amici in Turchia e questa la rende vulnerabile.
Il nuovo accordo assicura alla Siria il controllo della maggior parte di Idelb in cambio del controllo turco su Afrin (se i Turchi riescono a conquistarla). All’inizio dell’operazione turca, l’esercito siriano ha conquistato la base aerea di Abu Duhur a est di Idelb. Eliminerà tutto quello che resta di Al Qaeda e dell’ISIS nella zona oramai chiusa. Proseguirà poi la sua avanzata nel governatorato di Idelb.
Non va bene per la Siria che la Turchia prenda il controllo di Afrin. Il governo siriano non gradisce per niente l’accordo che i Russi hanno concluso in suo nome, tanto più che un accordo con l’instabile presidente turco Erdogan non è destinato a durare a lungo. Ma vedere I Curdi allearsi con gli Stati Uniti in un’occupazione permanente del nord est è ancora peggio.
Il governo siriano ha respinto le affermazioni turche secondo le quali la Turchia lo avrebbe informato dell’attacco ed ha ufficialmente condannato la decisione turca. Ma non può fare granché. Il suo esercito è esausto e impegnato su altri fronti. Né la Russia né l’Iran vedrebbero di buon occhio un conflitto aperto con la Turchia.
I media turchi sono in modalità Guerra totale:
I giornali turchi di stamattina:
• Hurriyet : I nostri jet hanno colpito #Afrin. Il cuore della Turchia batte come un sol uomo;
• Sabah : Li abbiamo colpii nella loro tana;
• Haberturk : Pugno di ferro contro il terrorismo, ramo d’ulivo per I civili;
• Sozcu : Abbiamo detto che avremmo colpito nonostante Stati Uniti e Russia. Abbiamo colpito i traditori.
L’operazione della Turchia a Afrin è piuttosto importante. Le sue forze aeree bombardano la regione. Sta utilizzando i suoi carri più moderni. L’ « Esercito siriano libero » di Al Qaeda, sostenuto e controllato dalla Turchia, è sul fronte e sarà certamente quello che verserà più sangue. Afrin è sulle montagne e sarà una lotta difficile. Due carri turchi sono già stati distrutti. I Curdi sono ben preparati e bene armati. Su entrambi i fronti vi saranno molte perdite.
Nel frattempo, l’esercito siriano e I suoi alleati avranno il tempo di riconquistare Idelb.
Gli Stati Uniti sono nel marasma. La loro strategia per la Siria, che data solo una settimana, già rischia di affondare. Il loro comando centrale non vuole intervenire a difesa dei Curdi di Afrin, pur essendo alleato coi Curdi dell’Est. E però sono tutti Curdi. Il comandante militare curdo di Afrin si era battuto prima a Kobane. In questo momento, gli aerei turchi decollano dalla base aerea statunitense di Incerlik per andare a bombardare I Curdi nell’ovest della Siria, mentre gli aerei cisterna USA decollano da Incirlik per sostenere l’alleanza degli Stati Uniti con i Curdi dell’est.
Il gruppo arabo Jaysh al Thuwar era una foglia di fico araba che nascondeva il commando curdo delle Forze democratiche siriane (FDS) sostenute dagli Stati Uniti a est. Attualmente ha cambiato di campo ed è tornata sotto tutela turca. (AGGIORNAMENTO: Questo ritorno è stato attualmente rifiutato). Altri elementi delle FSD cambieranno di campo. Possiamo anche aspettarci degli « attacchi interni » contro le forze statunitensi che le addestrano.
Le comando curdo incolpa la Russia per l’attacco curdo contro Afrin. E’ ridicolo. La Siria e i Russi hanno sostenuto i Curdi durante tutta la guerra. Sono stati i primi a fornire armi e munizioni ai Curdi per battersi contro i takfir. Sono stati i Curdi a cambiare campo e così incoraggiare l’occupazione USA. Sono i Curdi ad avere annunciato che avrebbero chiesto l’appoggio dei Sauditi.
Solo qualche mese fa, il progetto curdo in Iraq è miseramente fallito. Il governo iracheno ha riconquistato tutti i territori che i Curdi avevano guadagnato in un decennio, e gli Stati Uniti non hanno fatto nulla per aiutare i loro « alleati » curdi. In che modo i Curdi di Siria possono immaginare che questa nuova smisurata impresa possa avere una sorte differente?