La guerra degli USA contro l’Europa: un 11 settembre continentale
- Dettagli
- Categoria: Le guerre dell'Impero in declino
- Visite: 1588
Russia, 10 aprile 2021 - Per chiunque desideri la pace, è importante comprendere la logica di chi vuole la guerra. Indicherò dunque le ragioni per le quali gli Stati Uniti fanno guerra, non solo alla Russia, ma anche all’Europa (nella foto, Denis Pushilin, presidente della Repubblica popolare del Donetsk)
The saker, 8 aprile 2021 (read. Ossin)
La guerra degli USA contro l’Europa: un 11 settembre continentale
the Saker
Per chiunque desideri la pace, è importante comprendere la logica di chi vuole la guerra. Quello che oggi mi propongo di fare è di enumerare tutte le ragioni per le quali gli Stati Uniti fanno guerra, non solo alla Russia, ma anche all’Europa. Anche stavolta, le esporrò in un ordine del tutto casuale
1. L’Impero e la Russia sono in guerra oramai da anni, almeno dal 2013; fino ad ora, questa guerra è stata, per l’80%, di natura informativa, per circa un 15% di tipo economico e solo per circa un 5% operativa. Tuttavia, fin dall’inizio, essa ha avuto carattere esistenziale per entrambi i campi, e lo ha tuttora. Alla fine, solo uno dei contendenti resterà in piedi, l’altro affonderà e ne sarà profondamente trasformato. I rapporti di forza sono in via di rapida trasformazione.
2. L’amministrazione « Biden » è un who’s who dei peggiori detrattori della Russia sulla scena politica statunitense. Consultate questo eccellente articolo di Andrei Martyanov che lo spiega molto bene. Vi piacerà forse anche un articolo che ho scritto io nel 2008, intitolato « Come un concetto medioevale di etnicità spinge la NATO a commettere un nuovo e pericoloso errore ».
3. Inutile dire che folli maniaci e LGTBQ+ (che sono numerosi nell’amministrazione « Biden ») detestano tutti la Russia perché sarebbe (stando alla loro sbagliatissima opinione) « bianca », « cristiana » e « conservatrice » (solo l’ultima connotazione è in gran parte reale).
4. Fino ad oggi, tutti i tentativi di Obama, di Trump e di Biden hanno dato esattamente zero risultati. O meglio, hanno prodotto dei risultati, ma non quelli desiderati : La Russia ha rafforzato la propria sovranità e indipendenza economica, il popolo russo si è schierato con Putin, e la scena politica russa è diventata ancora più anti-occidentale di prima. Il piano statunitense contro la Russia è fallito, è vero, ma il popolo russo, e i politici, hanno tutti capito che si voleva distruggere la Russia in quanto paese, nazione e civiltà.
5. Dopo decenni di « leadership » incompetente e corrotta da parte di tutte le amministrazioni che si sono succedute, gli Stati Uniti si trovano molto a mal partito, secondo tutti gli indici pertinenti. Si potrebbe dire che la « torta imperiale » che Stati Uniti ed Europa si dividono si è rimpicciolita, e dunque gli Stati Uniti devono prendersene una fetta più grossa. Questo spiega l’opposizione statunitense al NordStream2, che non minaccia particolarmente le nazioni 3B+PU, ma minaccia di rendere l’UE più competitiva (energia a buon mercato) degli Stati Uniti (energia a costo più elevato). Di conseguenza il NordStream2 deve essere fermato ad ogni costo (« Biden » ha appena designato un « inviato speciale » per sabotare la realizzazione del gasdotto: Amos Hochstein).
6. Fino ad ora, l’UE (soprattutto la Germania) è riuscita a resistere alla pressione statunitense, ma in caso di guerra su larga scala in Ucraina, il NordStream2 sarà istantaneamente annullato e questo sarà un trionfo politico per i neoconservatori statunitensi.
7. Il Banderastan nazista creato dai Democratici USA (vergognatevi se avete votato per Obama o « Biden » !) è diventato a tutti gli effetti un buco nero e, se scoppia una guerra, questa coinvolgerà l’UE molto più degli Stati Uniti. E questa sarà una nuova occasione per lo zio Shmuel per impossessarsi di una fetta più larga della « torta imperiale occidentale ».
8. In seguito, anche se le forze russe resteranno dietro la attuale linea di contatto, qualsiasi esplicito intervento russo in Ucraina susciterà una immediata isteria guerriera in Occidente, garantendo il dominio totale degli Stati Uniti (attraverso la NATO) sul continente europeo.
9. Inoltre, se il Banderastan ukronazista sarà in qualche modo integrato nella NATO, quest’ultima organizzazione dovrà vedersela coi sentimenti anti-NATO di una larga fetta della popolazione dell’Ucraina orientale. Sarebbe quindi oggettivamente interesse degli Stati Uniti e della NATO sbarazzarsi del Donbass e incorporare sollo le zone filo-naziste dell’Ucraina, pur scaricando sulla Russia la responsabilità della « rottura » e dell’« invasione ». L’unica parte dell’Ucraina che Stati Uniti e NATO vorrebbero veramente è, ovviamente, la Crimea (un antico sogno anglofono !). Putin ha fatto in modo che questo non possa mai accadere e questo sogno chimerico non si trasformerà giammai in realtà.
10. La scena politica europea attraversa una crisi profonda: alcuni paesi rischiano il crollo (Regno Unito, Spagna), tutti sono duramente colpiti dalla pandemia, si registrano ribellioni ovunque (perfino nella « tranquilla » Svizzera ! a San Gallo, i poliziotti hanno sparato proiettili di plastica sui manifestanti), cosa che, francamente, minaccia il futuro prossimo dell’UE (che è, essa stessa, strumento della dominazione statunitense sull’Europa). Una guerra modificherà completamente il paesaggio, proprio come l’attacco sotto falsa bandiera dell’11 settembre ha modificato il paesaggio politico degli Stati Uniti.
11. E c’è poi la stessa NATO, un organismo straordinariamente inefficiente sul piano militare, ma estremamente efficace sul piano politico. Dal 1991, questa organizzazione ha perso qualsiasi ragion d’essere, una nuova guerra in Ucraina le fornirà una nuova ragion d’essere (assolutamente fallace) per i decenni a venire, garantendo che l’Europa resti una colonia statunitense (cosa che, ovviamente, i « nuovi Europei » vogliono, ma i «vecchi Europei » – non tanto).
12. Il fatto che il NordStream2 sia completato al 95% è uno schiaffo per lo zio Shmuel, e l’amministrazione « Biden » vorrà mostrare agli Europei « chi è il padrone ». Siccome lo scoppio di una guerra bloccherà immediatamente i lavori, questa sarà una punizione per gli Europei non solo privandoli di energia a buon mercato, ma anche per i miliardi di dollari che hanno già sprecato nel progetto, e le salate penali che dovranno pagare alla Russia.
13. L’Ucraina non può entrare nella NATO, almeno ufficialmente, fin quando i suoi problemi di frontiera non saranno risolti. Questa è la linea di propaganda ufficiale, Ma se la Russia interviene nel Donbass, mi aspetto che i Polacchi dispieghino dei battaglioni nelle regioni di Lvov e di Ivano-Frankovsk, cosa che porrebbe de facto l’Ucraina occidentale sotto il controllo della Polonia, quindi della NATO, e quindi degli Stati Uniti. Senza bisogno di elezioni o di referendum – tutto questo accadrebbe mentre il mondo guarda con orrore alla guerra nel Donbass.
Potrei continuare, ma penso di avere già chiarito sufficientemente il mio pensiero: per l’amministrazione « Biden », la guerra prossima sarà come un sogno che diventa realtà, un modo di cogliere due piccioni con una fava e, soprattutto, un modo di infliggere davvero un colpo alla Russia (e ciò a prescindere dal fatto che la Russia otterrà una facile vittoria militare contro ogni immaginabile combinazione di forze militari nell’Ucraina orientale).
Beninteso, tutto quanto ho detto si fonda sul convincimento profondamente errato dei politici statunitensi che la Russia sia debole e gli Stati Uniti invulnerabili. Non dimenticate che, se i politici statunitensi sono audaci e presi da un culto di sé che ha aspetti narcisistici e messianici, essi non hanno troppa dimestichezza con la storia (o con tutto ciò che riguarda la zona B).
La conclusione è questa. Zio Shmuel prepara un’operazione di guerra psicologica continentale nello stile dell’11 settembre. Il problema è che non riesco a vedere che cosa/chi/come qualcuno potrebbe fermarlo.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
The Saker, 7 aprile 2021 (trad. Ossin)
Fino a che punto le forze della Novorussia devono spingersi nello spazio ucraino?
The Saker
Oggi, Denis Pushilin, il capo della DNR, ha tenuto una conferenza stampa. Per quanto ne so, non esiste una trascrizione in inglese. Io non ho avuto ancora il tempo di ascoltarla integralmente (dura 3 ore), ma il punto chiave, come riferiscono i media russi, è che Pushilin ha dichiarato che, in caso di attacco ucraino, le forze di difesa lanceranno una contro-offensiva in Ucraina, che l’Ucraina dovrà vedersela con un pesante contrattacco e che le forze della DNR e della LNR non si fermeranno sull’attuale linea di contatto
Anche se è vero che le forze della DNR e della LNR hanno subito profondi cambiamenti dal 2014 e che sono oramai organizzate in unità che, in teoria, sarebbero in grado di effettuare un contrattacco nella profondità operativa delle forze ucraine, non credo però che potranno farlo senza l’appoggio della Russia. Lo so, qualcuno dirà che sottovaluto la qualità e la determinazione delle forze della DNR e della LNR, ma io rispondo che sottovalutare la potenza di fuoco delle forze ucronaziste e la qualità e le dimensioni delle loro fortificazioni difensive non è cosa molto più intelligente.
Se/quando gli Ukrie attaccheranno, il loro obiettivo più probabile sarà di bloccare le forze della DNR con un attacco contro la città di Donetsk, ma non credo che le loro forze tenteranno di entrare in profondità nella città. L’attacco contro Donetsk dovrebbe essere una manovra diversiva. L’obiettivo principale/reale dell’attacco dovrebbe essere quello di dividere il territorio della DNR da quello della LNR, aggirando le città e muovendo verso la frontiera russa (a sud, al centro, o da entrambe le direzioni). Hanno già tentato qualcosa di simile nel 2014 (e ci sono quasi riusciti !). Tenete a mente che le forze della DNR e della LNR non possono contare su alcuna profondità strategica e non possono cedere spazio per guadagnare tempo.
La buona novella è però che la Russia può, e lo farà, lanciare sulle forze ucraine una gran parte della sua potenza di fuoco fino ad annientarle completamente, attaccando contemporaneamente tutti i centri di comando e di controllo ucraini. Se ciò accadrà, allora le forze della DNR e della LNR potranno contrattaccare e, quanto meno, liberare completamente le regioni di Donetsk e di Lugansk. Le forze della DNR e della LNR potrebbero anche attaccare nuovamente Mariupol giacché, diversamente da quanto accadde nel 2014, non si troveranno sotto la minaccia di una manovra di avvolgimento degli Ucraini da nord. Penso anche che le capacità di attacco urbano della DNR e della LNR siano molto maggiori di quanto non lo fossero nel 2014 (quando erano ancora sostanzialmente una milizia male organizzata di volontari, in grado di realizzare solo piccoli, ma efficaci, interventi).
Se questo accadrà, spetterà allora al comando delle forze della DNR e della LNR, in stretto coordinamento con le forze russe, di decidere fin dove spingersi. L’idea di uno sfondamento di tutto il fronte ucraino diventerebbe una possibilità reale.
Cordiali saluti
Ossin pubblica articoli che considera onesti, intelligenti e ben documentati. Ciò non significa che ne condivida necessariamente il contenuto. Solo, ne ritiene utile la lettura |