ProfileLe guerre dell'Impero in declino, 19 febbraio 2023 - Dal 20 novembre 2022, un nuovo battaglione si è aggiunto alla miriade di unità di volontari internazionali che combattono a fianco delle forze di Kiev: il battaglione Turan (nella foto, Almaz Kudabek Uulu)   

 

 
Il Battaglione Turan, l'ultimo arrivato tra le milizie armate che combattono per l'Ucraina
David Gauzere (*)
 
Almaz Kudabek Uulu, comandante del Battaglione Turan
 
Dal 20 novembre 2022, un nuovo battaglione si è aggiunto alla miriade di unità di volontari internazionali che combattono a fianco delle forze di Kiev: il battaglione Turan. Potrebbe assomigliare a qualsiasi altra milizia, tranne per il fatto che nasconde una certa quantità di misteri, molti dei quali rimangono ancora oggi senza risposta:
 
– la provenienza dei suoi membri, tutti di lingua turca/mongola ma di origini diverse, solleva interrogativi;
 
– il perseguimento di obiettivi panturanici (Movimento sviluppatosi tra la fine del 19° e l’inizio del 20° sec., mirante a valorizzare l’affinità culturale e a promuovere la solidarietà politica fra le diverse popolazioni di lingua turca e fra queste e le altre, come i Mongoli o i Magiari, appartenenti alla più ampia famiglia linguistica uralo-altaica - detta anche turanica – ndt), dei quali il conflitto ucraino sarebbe solo una prima tappa, potrebbe, in ragione della sua evoluzione ancora incerta, segnalare una importanza ancora maggiore di questo battaglione;
 
– i suoi finanziamenti, esclusivamente turchi e poco trasparenti, e il suo inserimento nella galassia dei battaglioni di lingua turca in Ucraina sollevano interrogativi anche sugli obiettivi a lungo termine del battaglione.
 
Il battaglione Turan potrebbe in definitiva essere un cavallo di Troia dello "stato profondo" turco? In Ucraina, o anche al di là? Per perseguire quali obiettivi? Lo “stato profondo [1]” turco interventista contraddirebbe dunque la diplomazia ufficiale turca, che è invece attestata su una posizione di neutralità e mediazione nel conflitto ucraino?
 
La Legione turanica di Kiev
 
Non è la prima volta che battaglioni musulmani arrivano in Ucraina per sostenere uno dei due campi. I battaglioni filo-ucraini ceceni – sia laici come quello di Adam Osmaev, che quello jihadista del musulmano Cheberloevsky – si affrontano così con la filo-russa 141a Motorized  Rifle Division di Ramzan Kadyrov (il “Kadyrovtsy”), in una sorta di conflitto civile esternalizzato [2]. Anche i Tatari di Crimea, laici o jihadisti, hanno i propri battaglioni dalla parte ucraina, che sperano di poter utilizzare per la riconquista della Crimea. Tutti i battaglioni musulmani che combattono nel campo di Kiev sono già supportati logisticamente e finanziariamente dalla Turchia. Che interesse avrebbe Ankara a creare un altro battaglione aggiuntivo?
 
Il battaglione Turan è guidato da un kirghiso arrivato a Kiev nel dicembre 2021 [3]: Almaz Kudabek Uulu. Ha 33 anni, viene dalla tribù Mongoldor e dalla città balneare di Tcholpon-Ata, a nord del lago Yssyk-Koul'. Uulu è un semplice parrucchiere-barbiere di professione, costretto ad emigrare in Ucraina in seguito alle ripercussioni della pandemia di COVID-19 in Kirghizistan, dopo aver effettuato diversi soggiorni economici in Russia. Attualmente è alla guida di un battaglione composto da Kirghisi, Kazaki, Uiguri, Tatari degli Urali, Buriati, Ceceni, Azeri e altri popoli di lingua turca e mongola, che mira a “commettere atti di sabotaggio dietro le linee nemiche russe” [4]. Li completa un gruppo di soldati bielorussi contrari al regime di Alexander Lukashenko. Il Battaglione Turan è parte integrante della Legione dei Volontari Internazionali, integrata nell'esercito ucraino.
 
È stato il 20 novembre 2022 che Kudabek Uulu ha annunciato la creazione del battaglione Turan sul canale Telegram “BASE” dell'oppositore kazako democratico e filo-occidentale, Aïdos Sadykov – rifugiato dal 2014 a Kiev [5]. In questo video, Kudabek Uulu si rivolge alla Russia dichiarando che, “sotto la copertura di un'operazione speciale, Putin organizza il genocidio del popolo turco. Ammantandosi di riferimenti all'Islam, Ramzan Kadyrov dichiara il jihad. L'Islam è sacro per noi e non dovremmo giocare con i nostri santi. Distruggeremo questo regime chaitan (satanico) di Kadyrov, il regime imperiale di Putin; combatteremo ogni giorno. Saremo un incubo all’interno e all’esterno" [6], per poi lanciare un travolgente "Alga Turan! [7]” (“Avanti, Turan!”). Sorprendentemente, in questa dichiarazione, la parola "Ucraina" non è mai menzionata, dando così l'impressione che il battaglione Turan abbia altri obiettivi di guerra. Kudabek Uulu ha poi corretto questa "svista", assicurando la "sua vicinanza al popolo e ai soldati ucraini", in un'intervista rilasciata il 5 dicembre 2022 alla radio ucraina The New Voice of Ukraine [8].
 
Le autorità kirghize, attraverso il Comitato statale per la sicurezza nazionale del Kirghizistan (GKNB), intervenendo il giorno dopo la creazione del battaglione, hanno affermato in un comunicato stampa che "la dichiarazione di questo cittadino contraddice la posizione delle autorità ufficiali del Kirghizistan", ricordando che "il Kirghizistan ha una posizione di neutralità nelle vicende tra Russia e Ucraina" [9]. Il GKNB ha aggiunto inoltre che era stata avviata una indagine nei confronti di Kudabek Uulu, ai sensi dell'articolo 256 del codice penale del Kirghizistan, che criminalizza la partecipazione di cittadini kirghisi a conflitti armati in Stati stranieri o il loro addestramento all’estero per compiere attacchi terroristici. Un reato punito con la reclusione fino a otto anni. [10]. Questo procedimento penale è il secondo avviato contro Kudabek Uulu. Infatti, poco dopo il suo arrivo sul suolo ucraino, la rappresentanza diplomatica dell'ambasciata del Kirghizistan a Kiev lo aveva già contattato proponendogli di tornare nel suo Paese natale, ricevendo un categorico rifiuto. Pertanto, nella primavera del 2022, il GKNB aveva già avviato un primo procedimento penale contro di lui ai sensi dello stesso articolo 256 del codice penale del Kirghizistan [11].
 
Il battaglione Turan, al momento della creazione, contava su 15-20 combattenti [12], cresciuti fino a circa 350 due mesi dopo [13]. Il suo armamento consisterebbe principalmente in fucili AK-74, fucili FN SCAR-L e, presumibilmente, mitragliatrici M240. Kudabek Uulu sarebbe assistito da Jasulan Duïsembin (30), soprannominato dai suoi coetanei il “Rambo kazako”. È un ex soldato dell'unica brigata di fanteria marina del Kazakistan, fuggito dal suo paese nel 2015 per arruolarsi come mercenario nell'esercito ucraino e lì si è distinto per grandi imprese d'armi, ricevendo persino una decorazione dalle mani di Volodymyr Zelensky l'8 agosto 2022 [15].
 
Secondo il quotidiano russo StanRadar, il battaglione Turan ha risposto all'appello lanciato dai servizi speciali ucraini e da Zelensky ai popoli della Russia per combattere il regime di Putin. La contropartita di questo impegno militare sarebbe la bozza di risoluzione sul riconoscimento dell'indipendenza del Tatarstan depositata alla Verkhovna Rada dell'Ucraina, dopo l’avvenuto riconoscimento, da parte degli stessi deputati, della "Repubblica cecena di Ichkeria", come territorio temporaneamente occupato dalla Russia [16]. Senza negare questa informazione, gli Ucraini hanno salutato il gradito aiuto di questi combattenti provenienti da altre parti che accettano temporaneamente di concentrare la loro lotta solo nel teatro di guerra ucraino. Kiev ha salutato anche la solidarietà tra mercenari di lingua turca e soldati ucraini in combattimento.
 
Sebbene il battaglione Turan sembri essere ancora un piccolo gruppo di combattenti con risorse limitate, la comparsa di questa nuova unità di lingua turca potrebbe suscitare l'interesse di altri combattenti provenienti da Crimea, Turchia, Caucaso e Asia. Kudabek Uulu, un filo ottimista, afferma di poter richiamare 100.000 uomini tra i popoli turchi [18]. Considerando che i paesi europei hanno inviato e inviano ancora armi e attrezzature militari in Ucraina per sostenere la sua lotta contro Mosca, questi battaglioni stranieri sanno che ora possono accedere alle moderne attrezzature militari in qualsiasi momento e che potranno utilizzarle per altri scopi nel futuro. Infatti, questi combattenti stranieri potrebbero presto tornare in patria e tentare a loro volta di destabilizzare i rispettivi paesi scatenando una lotta contro i governi centrali, adottando tattiche di guerriglia apprese durante il conflitto ucraino [19 ].
 
Un cavallo di Troia turco?
 
"Non ho mai ricevuto un centesimo dagli USA", ha affermato a The New Voice of Ukraine il 5 dicembre 2022 Kudabek Uulu [20]. Il suo finanziamento è, secondo Kiev, esclusivamente turco e il battaglione sarebbe un nuovo ramo dei Lupi Grigi, a completamento dei rami turco (boz kourtlar) e azero (boz gourdlar) dell'organizzazione panturca e panturanica, il cui comando ha sede a Shushi, nella parte del Nagorno-Karabakh occupata dall'Azerbaigian, sfuggendo così a qualsiasi giurisdizione internazionale [21]. Il battaglione riprende anche il simbolismo e i rituali dei Lupi Grigi [22].
 
Altro punto interessante, se Kudabek Uulu parla di "Islam sacro insudiciato dal falso jihad di Ramzan Kadyrov", i valori del battaglione Turan vanno oltre la religione ed evidenziano la "turchicità" che accomuna tutti i popoli turchi, musulmani e non Musulmani allo stesso modo. [23]. Inoltre, poiché ospita un folto gruppo di oppositori bielorussi e mercenari georgiani, il battaglione sembra aperto a cause diverse da quelle strettamente religiose [24]. Se Kudabek Uulu si definisce “musulmano”, è più per invocare un’alleanza sovraetnica che per vera fede. Egli è certamente un “credente”, ma rimane moderno e molto lontano da ogni adesione fanatica – lo stesso vale per il suo vice Duïsembin, agnostico [25]. Pertanto, il battaglione Turan sarebbe, dal 1991, il primo battaglione sovranazionale nello spazio post-sovietico ad opporre una resistenza armata alla Russia su basi diverse da quelle strettamente religiose, e tenuto insieme da laici.
 
L'Uzbekistan, che è ancora in competizione con la Turchia per guidare la causa di lingua turca e che critica l'ingerenza di Ankara in Asia centrale, adduce altri motivi per la creazione del battaglione Turan in Ucraina. Secondo l'agenzia di stampa uzbeka Uzmetronom, la creazione del Battaglione Touran avrebbe tre scopi:
 
– mettere l'uno contro l'altro lavoratori migranti provenienti dall'Asia centrale e cittadini russi di lingua turca nel territorio della Federazione russa. Ciò è del tutto coerente con le tattiche di lunga data di una delle unità di azione psicologica (TsIPsO) dell'Ucraina (la famosa 72a TsIPsO situata a Brovary, vicino a Kiev). Molto prima dell'inizio delle ostilità, questa unità ha operato per la destabilizzazione della Russia incoraggiando l'opposizione etnica, in particolare per mezzo di provocazioni attraverso i canali Telegram e le pagine Instagram di Moskvabad e Black News;
 
– tentare di convincere i soldati russi dell'Asia centrale o delle repubbliche turche della Russia a tradire. Kudabek Uulu ha invitato i turcofoni che combattono al fianco della Russia ad arrendersi, preferibilmente portando veicoli blindati, promettendo loro non solo buone cure e cibo in abbondanza, ma anche una ricompensa finanziaria, persino un appartamento per ciascuno di loro... Si noti che i numeri di telefono indicati dal comandante del battaglione Turan sulla sua pagina Instagram che i militari russi possono contattare sono gli stessi di quelli sul sito web della Direzione principale dell'intelligence (GoUR) del Ministero della Difesa dell'Ucraina;
 
– assicurare che il Pan-Turanismo sia assunto dai gruppi paramilitari ucraini di estrema destra “resuscitando” la Legione SS del Turkestan. È stato il GoUR a lanciare il progetto psicologico "Voglio vivere", nell'ambito del quale l'esercito russo è invitato ad arrendersi. Le promesse fatte ai potenziali disertori sono pressoché identiche a quelle di Kudabek Uulu, con la sola differenza che il comandante del battaglione Turan fa appello al “suo” target di riferimento, i cittadini di lingua turca. Oltre ad allettanti offerte materiali e finanziarie, in un suo videomessaggio, il leader kirghizo minaccia chiaramente l'esecuzione – anche a posteriori in territorio kirghiso – dei suoi connazionali che combattono nell'esercito russo. Per Uzmetronom, l'intelligence militare ucraina avrebbe quindi creato il battaglione Turan con capitali turchi.
 
I gruppi paramilitari ucraini di estrema destra di Bandera vanno anche oltre le autorità di Kiev:
 
– integrando Turan nel battaglione Revanche, una struttura paramilitare guidata da Bohdan Khodakovsky, uno degli ex leader dell'organizzazione di estrema destra Tradizione e Ordine;
 
– evocando la “resurrezione” della Legione SS Turkestan, che Adolf Hitler, i servizi speciali del Terzo Reich e Stepan Bandera avevano immaginato di allestire per combattere la Russia e ricreare il mitico “Grande Turkestan” che si estendeva dalla Cina al Caucaso. Il battaglione Turan condivide quindi la stessa dottrina e gli stessi obiettivi, più di ottant'anni dopo.
 
Edil Marlis Uulu (omonimo), politologo kirghizo [27], conferma questa somiglianza tra i due periodi, pur aggiungendo sfumature: "gli attuali politologi ucraini o occidentali - a differenza dei loro predecessori nazisti - cercano di coprire l'intero mondo di lingua turca, motivo per cui questo battaglione ha ricevuto il nome di Turan", ha dichiarato. Infatti, secondo lui, l'attuale giovane generazione dell'Asia centrale non si identifica più con l'unica regione chiamata Turkestan, limitata alla sola Asia centrale estesa allo Xinjiang cinese, alla Bactria afghana e al Khorasan iraniano. Ora si identifica con "Turan", che estende il "vecchio" Turkestan alle regioni russe del Volgian e del Caucaso, al Caucaso meridionale e, naturalmente, alla Turchia, e persino a certe parti non persiane dell'Iran.
 
Tuttavia, Marlis Uulu è molto scettico quanto alle numerose accuse secondo cui il battaglione Turan sarebbe sostenuto sia dai nazionalisti turchi – in particolare dai Lupi grigi – sia dalle autorità ufficiali di Ankara. Precisa inoltre che i discorsi infuocati di Kudabek Uulu nascondono un'altra realtà, quella dei combattenti attratti solo dal denaro, alcuni dei quali - oggi molto discreti sul loro passato - hanno già combattuto all'interno dello Stato islamico in Siria.-Iraq [28 ] .
 
Tuttavia, l'opacità dei legami tra i gruppi paramilitari di lingua turca in Ucraina e le autorità ufficiali turche, a maggior ragione con il "deep state" turco, confermano la natura ambigua e insostenibile a lungo termine del posizionamento della Turchia nel dossier ucraino.
 
Ufficialmente, la diplomazia turca è neutrale. Ankara offre regolarmente la sua mediazione tra Russi e Ucraini. Cerca in tutti i modi di trovare le condizioni per un cessate il fuoco accettabile e di garantire la sicurezza del commercio marittimo nel Mar Nero. In particolare, ha favorito l'accordo del 22 luglio 2022, che dovrebbe garantire la sicurezza dei porti ucraini per il carico dei cereali ucraini e dei corridoi di traffico nel Mar Nero. Per quanto riguarda il conflitto in sé, se la Turchia ha condannato fin dal suo primo giorno, il 24 febbraio 2022, l'invasione russa, si è sempre rifiutata di imporre sanzioni alla Russia ma accoglie con favore un gran numero di Russi sfuggiti alla mobilitazione decretata da Vladimir Putin.
 
Ma in realtà la Turchia sta facendo un doppio gioco: con la scusa di rimanere equidistante dalle due parti, in realtà sta facendo il suo gioco, condizionando l'ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato all'estradizione dei leader curdi, e dunque operando un vero e proprio ricatto; testa regolarmente le capacità dell'esercito russo, sia nel Caucaso – sostenendo logisticamente e finanziariamente gli attacchi azeri contro l'Armenia in Artsakh e Siounik – che nel Mediterraneo orientale (Siria, Libia); mette alla prova anche la reazione dell'esercito greco nel Mar Egeo e infine aiuta gli stati dell'Asia centrale ad acquisire gli ultimi armamenti che offre – in particolare i droni Bayraktar TB2 [29] , proprio quelli che i Russi stanno affrontando in Ucraina [30].
 
Lo "stato profondo" turco mantiene questa ambiguità organizzando operazioni paramilitari mirate non ufficiali in molte aree grigie (Cipro settentrionale, Siria settentrionale, Artsakh occupato) in cui recluta diversi battaglioni di volontari che invia sul fronte ucraino o altrove. Il Battaglione Turan è l'ultimo di questi. Il 25 ottobre 2022, Magomed Jafarov, un volontario delle forze armate azere, aveva annunciato la sua intenzione di creare una legione turca all'interno dell'esercito ucraino, affermando di voler reclutare Azeri, Turchi, Tatari di Crimea, Uzbeki e rappresentanti di altri popoli turchi. Kudabek Uulu lo ha ovviamente battuto in velocità [32].
 
Tuttavia, la continua creazione di battaglioni mercenari da parte della Turchia testimonia bene il doppio gioco di Ankara e dovrebbe allertare una comunità internazionale eccessivamente polarizzata sul pericolo russo, e cieca di fronte ad altri pericoli altrettanto preoccupanti: in particolare l'ascesa dell'imperialismo turco nel Mediterraneo orientale e nel Mar Nero, Medio Oriente, Caucaso e Asia centrale. A questo proposito vale la pena ricordare il famoso detto georgiano: “La pecora ha sempre avuto paura del lupo. Ma alla fine è stato il pastore a mangiarsela”
 
(*) Dottore in geografia, presidente del Central Asian Societies Observation Center (COSAC) e ricercatore associato presso il French Intelligence Research Centre (CF2R)
 
Note:
 
[1] Lo "Stato profondo" turco (derin devlet) è, secondo Jean-Paul Burdy e Jean Marcou, ciò che designa in Turchia "un potere invisibile, non individuabile tra le istituzioni legali e legittime della Repubblica, ma che pesa sulle principali decisioni politiche e sul funzionamento della società” (Burdy Jean-Paul e Marcou Jean, The Words of Turkey , Presses Universitaires du Mirail, Tolosa, 2006).
 
 
 
[4] https://focus.ua/voennye-novosti/544355-batalon-turan-nyt-rasskazali-o-dobrovolcah-v-vsu-iz-sredney-azii-i-kavkaza-foto . Kudabek Uulu ha anche lavorato per alcuni anni come parrucchiere e barbiere per gli statunitensi, nella base aerea di Manas (2001-2014), vicino a Bishkek in Kirghizistan, e in altre basi USA in Afghanistan.
 
 
 
 
 
 
 
 
[12] Idem.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
[21] Gaüzère David, « L’État profond turc contrarié par l’axe sino-russe », Haut-Karabakh : Le Livre noir, Ellipses, Parigi, 2022, pp. 281-284. 
 
 
[23] I Buriati e altri Altaiani sono, per esempio, mongolofoni/turcofoni buddisti o ortodossi
 
 
 
[27] È presidente dell'associazione pubblica internazionale "Congress of Turkic Peoples", laureato all'Accademia di polizia turca e intrattiene rapporti con gli ambienti politici turchi, in particolare con i membri del Nationalist Action Party (MHP).
 
 
[29] Il Kirghizistan acquista regolarmente droni Bayraktar TB2 e Bayraktar Akıncı dalla Turchia dal dicembre 2021 nel suo conflitto di confine contro il Tagikistan, https://eurasianet.org/kyrgyzstan-buys-new-batch-of-turkish-made -drones
 
 
 
[32] La successiva decapitazione dei vari capi di stato maggiore azeri della Legione turca da parte dell'esercito russo spiegherebbe perché sia stata stroncata sul nascere, e avrebbe accelerato il trasferimento dei mercenari superstiti al battaglione Turan (https: // stanradar.com/news/full/51088-kak-kirgizskij-parikmaher-sozdal-tjurkskij-batalon-zelenskogo.html ).
 
 
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