Gerusalemme non sarà mai la capitale dei colonizzatori
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Chronique de Palestine, 8 dicembre 2017 (trad.ossin)
Gerusalemme non sarà mai la capitale dei colonizzatori
Hamid Dabashi
Per capire la psicopatologia che è all’origine della psicosi sionista, occorre analizzare l’essenza della loro illusione, come fa l’analista col malato mentale steso sul suo lettino – e oggi si trova un’eccellente manifestazione di questa fissazione coloniale psicotica in un articolo dal titolo: “Certo che Gerusalemme è la capitale di Israele”, pubblicato (certo!) sul New York Times, poco prima che Donald Trump, quel cretino pomposo, annunciasse che, secondo lui, « Gerusalemme è la capitale di Israele ».
La pretesa delirante dei fanatici sionisti fa perno sull’idea che « per circa 1000 anni, prima che i Romani lo distruggessero, vi è stato un tempio ebraico a Gerusalemme. E che, dunque, per circa 3000 anni Gerusalemme è stata il cuore pulsante del popolo ebraico ». E’ il più abusato e sciocco trucchetto dei sionisti: si prende un piccolo frammento di verità – e lo si rivolta a proprio vantaggio. Non così in fretta, signore!
Le deliberate approssimazioni storiche dei sionisti sul Medio Oriente sono completamente deliranti. In Palestina, infatti, vi sono anche tracce archeologiche della presenza dei cristiani e dei mussulmani, che risalgono a migliaia di anni fa. Questo non conferisce loro il diritto di dichiarare una repubblica cristiana o islamica in Palestina. L’idea di uno « Stato ebraico » in Palestina è tanto impudente quanto lo sarebbe quella di un Impero cristiano o di una Repubblica islamica. La Palestina è stata anche governata dagli imperi Persiano e Romano, ma questo non autorizza certamente l’Italia o l’Iran a rivendicarla come propria. Perché non facciamo salire Berlusconi e Ahmadinejad su un ring per giocarsi le loro pretese sulla Palestina? Chi vince potrà prendersi anche Netanyahu. Il problema con questi sionisti è che sono completamente inconsapevoli del loro stesso delirio.
Di menzogna in menzogna
Partendo da queste false premesse, questi ciarlatani giungono ad una conclusione ancora più falsa. Dicono: « Poi sono tornati gli ebrei », perseverando nella loro narrazione mitica tanto fantastica quanto aggressiva. « Nel XIX secolo gli ebrei hanno cominciato a costruire dei quartieri e a installarsi all’esterno della vecchia città di Gerusalemme ».
Gli Ebrei che vennero in Palestina, e anche quelli che vivono in Palestina per convinzione religiosa o perché la considerano come loro patria comune coi cristiani e i mussulmani nel corso dei secoli, non hanno assolutamente niente a che vedere con l’avventura europea sionista di colonizzazione della Palestina. Si tratta di due popolazioni assai differenti, che però i « ladri a mano armata » sionisti confondono deliberatamente, allo scopo di agganciare il loro infame furto alla storia ebraica, e in questo modo giustificare l’ingiustificabile.
L’inganno israeliano di voler confondere gli ebrei coi sionisti è l’essenza stessa di tutti i loro patetici intrallazzi. Ma il fatto è questo: non tutti gli ebrei sono sionisti. Non tutti i sionisti sono ebrei. I sionisti cristiani sono i più fanatici tra tutti i sionisti. I sionisti mussulmani sono oggi guidati, al centro della comunità mussulmana, dal principe ereditario saudita e, a Washington, dall’ambasciatore degli Emirati arabi uniti. Questo dovrebbe anche servire a sgombrare il campo dall’assurda accusa di antisemitismo rivolta a quelli che criticano legittimamente la colonizzazione israeliana. Ancora una volta: non tutti gli ebrei sono sionisti, non tutti i sionisti sono ebrei, e gli unici che hanno paura di essere considerati « antisemiti » sono gli antisemiti stessi.
Anticipando l’estensione della Dichiarazione Balfour a Gerusalemme da parte del presidente statunitense Donald Trump, I soldatini della propaganda israeliana hanno detto: « Non è la dichiarazione di un presidente statunitense che cambierà la posizione degli israeliani su Gerusalemme. Gerusalemme è la nostra capitale e lo resterà per sempre. Essa è stata strappata al popolo ebraico con la forza. E’ stata ripresa con la forza. Se necessario, sarà anche mantenuta sotto la giurisdizione di Israele con la forza ».
Il vocabolario limitato di un soldato della Hasbara *
Quando il soldato della Hasbara dice: « E’ la nostra capitale », si tratta di un ladro sionista. Quando dice « è stata strappata al popolo ebreo », è un baro che gioca una carta nascosta nella sua sporca manica, per falsificare la storia.
Nessuno ha strappato Gerusalemme o la Palestina agli Ebrei perché i sionisti siano obbligati a riprendersela. Ebrei, cristiani e mussulmani hanno tutti insieme subito successive conquiste imperiali, culminate con l’imperialismo europeo coronato dalla conquista coloniale sionista della Palestina. Questo fatto storico chiaro e netto penetra nella testa ideologicamente malata dei sionisti, prima di essere rigurgitato attraverso parole fraudolente.
Intrisa di una ideologia razzista, Israele è una colonia europea di popolamento, creata da un iniquo ufficiale coloniale britannico e oggi sostenuta da un imperialismo statunitense senza fede né legge. Dai Babilonesi fino ai Crociati, agli Ottomani e ai Britannici, passando per Persiani e Romani, la Palestina è stata soggetta ad imperi uno dopo l’altro, nessuno dei quali aveva il minimo diritto legittimo sugli abitanti della Palestina – Ebrei, Cristiani o Mussulmani.
I colonialisti sionisti sono solo gli ultimi Signori della guerra che hanno conquistato la Palestina con la forza, senza un minimo di legittimità storica più degli altri. Ebrei, cristiani e mussulmani continueranno a vivere in Palestina per generazioni dopo che il sionismo terminerà la sua esistenza dove sono presto finite tutte le altre conquiste imperiali e coloniali della Palestina: nella spazzatura della storia.
I sionisti sono dei propagandisti grossolani. Hanno un vocabolario limitato, un fantasma delirante che proiettano sulla storia, e un fanatismo che hanno spacciato per convinzioni al loro pubblico europeo e statunitense. I migliori tra loro credono fermamente a questi deliri pericolosi. I peggiori governano Israele e manipolano gli Stati Uniti perché sostengano il loro furto della Palestina. Più strillano forte, più l’inconsistenza della loro retorica diventa evidente.
La Palestina appartiene ai Palestinesi. Gerusalemme è sempre stata e resterà per sempre la capitale palestinese. Gerusalemme non è mai stata e mai sarà la capitale di uno Stato di apartheid colonialista e razzista chiamato « Israele », che alla fine dei conti è solo una base militare occidentale. Mai.
Note :
* Hasbara : Propaganda sionista