Napoli per i Saharawi
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Mozione del Consiglio Comunale di Napoli
ORDINE DEL GIORNO per il CONSIGLIO COMUNALE DI NAPOLI del giorno 9.11.2010
Premesso che la città di Napoli ha rapporti di antica e fattiva solidarietà con il popolo saharawi ed è sempre stata al suo fianco nella rivendicazione all’indipendenza, come reiteratamente ribadito dall’ONU per l’affermazione del diritto di questo popolo all’autodeterminazione;
che tali sentimenti di solidarietà hanno visto l’A.C. impegnarsi proficuamente attraverso concrete azioni, quali la concessione della cittadinanza onoraria alla militante non violenta per i diritti umani Aminatou Haidar, l’invio di osservatori ai processi contro attivisti saharawi, ospitalità estiva e sostegno alle adozioni a distanza per bambini saharawi provenienti da campi profughi, fino ad intervento in rappresentanza del Sindaco all’Assemblea Generale della IV Commissione della Organizzazione delle Nazioni Unite nell’ottobre scorso;
che nei giorni scorsi migliaia di saharawi hanno protestato per le miserevoli condizioni di vita cui sono costretti e contro il saccheggio delle risorse naturali della loro terra operate dal Marocco in violazione del diritto internazionale, allontanandosi dalla città di Laayoune, erigendo un campo della Dignità a 12 Km dalla capitale con circa 10.000 persone in località Gdeim Izik;
già da alcuni giorni vi sono stati atti di repressione violenta da parte delle forze militari marocchine per impedire ad altri cittadini saharawi di unirsi alla protesta in corso, culminati con l’uccisione ad un posto di blocco di un ragazzino di 14 anni, Nayem El-Gareh, impedendo l’ingresso di giornalisti stranieri e dell’eurodeputato Willy Meyer;
tutto ciò è culminato con l’assalto al campo alle ore 6,45 di ieri 8 novembre, con l’incendio delle tende e lo sgombro violento degli occupanti, secondo fonti ufficiali marocchine in tale operazione vi sarebbero stati 2 morti e 70 feriti tra le forze dell’ordine e solo 4 feriti tra i manifestanti, dati contraddetti dal fronte Polisario che parla di numerosi morti, almeno 12, fra la popolazione civile fornendo per uno di essi anche l’identità: Mahmoud Gargar Babba, la ridda di informazioni e smentite anziché attenuare lo sconcerto testimonia l’assoluta gravità del momento, anche in considerazione della montante protesta popolare di queste ultime ore, nel mentre riprendono i colloqui all’ONU;
SI IMPEGNA
QUINDI IL CONSIGLIO, LA GIUNTA E PER IL TRAMITE DEL SINDACO IL GOVERNO ITALIANO A PORRE IN ESSERE OGNI AZIONE PRESSO LA COMUNITA’ INTERNAZIONALE PER RAFFREDDARE IL CONFLITTO, RIPRISTINARE LA LEGALITA’ IN ATTUAZIONE DEL CONSOLIDATO DELIBERATO DELL’ONU
(Mozione approvata all'unanimità)