La Turchia pretende l'ergastolo per 4 ufficiali israeliani
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Guysen International (agenzia di stampa israeliana), 23 maggio 2012 (trad. Ossin)
La Turchia pretende l’ergastolo per 4 ufficiali israeliani
Un procuratore turco avrebbe chiesto l’ergastolo per quattro ufficiali israeliani per la vicenda dell’attacco alla Flottiglia di Gaza
Un procuratore turco ha preparato una requisitoria con richiesta d’ergastolo nei confronti di quattro ex comandanti militari israeliani, per il loro presunto coinvolgimento nell’assassinio di nove turchi nel 2010, durante l’episodio della Flottiglia di Gaza, ha riportato mercoledì il giornale turco Sabah. Nessun’a ltra fonte ha per il momento confermato la notizia.
Il giornale Sabah ha dichiarato di aver avuto in visione la requisitoria preparata dal Procuratore di Stato di Istanbul, Mehmet Akif Ekinci, e che questi ha chiesto dieci ergastoli per ognuno dei quattro comandanti. Ha aggiunto che il procuratore capo di Istanbul dovrà approvare la requisitoria, prima che essa venga inoltrata al tribunale competente.
La requisitoria riguarda principalmente l’ex capo di stato maggiore di Israele, Gabi Ashkenazi, l’ex comandante della marina Eli Marom, l’ex ufficiale dell’aeronautica militare Avishai Levy, e l’ex capo della intelligence militare Amos Yadin, tutti coinvolti nel raid. IL rapporto li definisce indagati “latitanti”, secondo Sabah.
Le imputazioni sono di omicidio volontario premeditato, di aggressione e tortura.
La requisitoria di 144 pagine sarebbe fondata sulle testimonianze di circa 600 persone, tra cui i 490 passeggeri della flottiglia di sei navi, e i parenti delle vittime.
Secondo il giornale, il procuratore sarebbe stato supportato nel suo lavoro anche dall’ufficio del primo ministro turco, dai ministeri degli affari esteri e della giustizia, e dai servizi di informazione.
La requisitoria precisa che, se qualcuno dei quattro uomini dovesse recarsi in Turchia, sarebbe immediatamente arrestato. Sabah ha dichiarato che la Turchia esige dieci condanne all’ergastolo (e non nove, una per ognuna delle nove vittime), perché vi è una decima vittima che si trova ancora in coma.
Nella terza parte della requisitoria, che analizza le relazioni tra Turchia ed ebrei attraverso la storia, il procuratore pone in evidenza che gli Ottomani hanno accolto degli ebrei che erano stati espulsi dalla Spagna, e che la Turchia ha accolto gli ebrei durante la Shoah e salvato qualcosa come 20.000 ebrei dai campi della morte, rilasciando loro i passaporti. Sulla base di questi dati, il rapporto conclude che Israele deve la sua esistenza alla repubblica turca.