Bahar Kimyongür: "Voglio tornare in libertà"
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silviacattori.net, 29 novembre 2013 (trad. ossin)
"Non voglio onori, solo la libertà"
Bahar Kimyongür: "Voglio tornare in libertà"
Silvia Cattori
Bahar Kimyongür si trova, a motivo solo delle sue opinioni, detenuto dal 21 novembre nel carcere di Bergamo, in Italia, per ordine della Turchia (*). Abbiamo ricevuto qualche notizia dalla moglie
Il Console del Belgio a Roma ha reso visita, venerdì, a Bahar Kimyongür, detenuto nella prigione di Bergamo dal 21 novembre 2013. Una prigione vecchissima e insalubre.
Si è trattenuto con lui per due ore. Bahar soffre il freddo, perché la finestra della sua cella non si chiude bene. Il morale è buono nonostante l'isolamento e il senso di immensa ingiustizia che lo affligge.
Può telefonare per soli dieci minuti, 2 volte al mese.
Ha potuto parlare venerdì sera con la moglie e i figli per dieci minuti. L'assenza di contatti con la sua famiglia da quando è stato arrestato è molto dura.
"E' da una settimana che tento disperatamente di telefonare", ha detto.
A proposito del suo arresto, Bahar ha precisato: "Sono stato arrestato da una dozzina di persone, civili e militari, all'aeroporto di Bergamo e condotto negli uffici della polizia di frontiera".
"Voglio tornare in libertà. Se fossi stato un dissidente iraniano o cubano, mi sarebbero stati assicurati tutti gli onori. Io non voglio onori, ma la libertà".
I possibili esiti dell'udienza che si terrà lunedì prossimo sono:
- la sua liberazione
- gli arresti domiciliari
- la prosecuzione della detenzione fino alla successiva udienza
(*) http://www.ossin.org/turchia/bahar-kimyongur-arrestato-in-italia.html