Aggressione russa, aggressione russa
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The vineyard of the saker, 7 febbraio 2015 (trad. ossin)
Pepe Escobar si arrabbia
Aggressione russa, aggressione russa
Pepe Escobar
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E’ filtrato ben poco del teso ménage a trois tra la medusa Merkel, il generale Hollande e Vlad (Vladimir Putin) a Mosca.
E però John Kerry, fedele alle sue abitudini, mente sfrontatamente a proposito del viaggio dei due capi di Stato al Cremlino.
Ha detto che Putin lo aveva suggerito alla Francia e alla Germania e che Merkel e Hollande lo hanno solo accettato.
Stupidaggini! Merkel e Hollande, come ultima speranza, sono a Mosca per parlare con Putin perché Putin dispone del SOLO piano possibile per assicurare la stabilità dell’Ucraina, cosa indispensabile da mesi. Senza del quale SARA’ la Guerra, ed è esattamente quello cui aspirano gli architetti dell’Impero del Caos a Washington.
Kerry ha perfino aggiunto che gli USA vogliono una soluzione diplomatica. Ma ha continuato col suo discorso abituale di “esaminare tutte le opzioni, ivi compresa quella di collocare dei sistemi difensivi in Ucraina”.
Li si collochino, e la risposta russa sarà devastante.
Non c’è da essere sorpresi del fatto che la maggioranza assoluta dei membri dell’Unione Europea (UE), a parte i Lituani completamente folli, non ha alcuna intenzione di rifornire di armi i bruti di Kiev.
Domenica scorsa, la Suddeutsche Zeitung, che è un giornale onesto, ha intervistato l’esperto militare russo Yevgeny Buchinsky, che ha segnalato che se accadesse ciò “la Russia dovrà intervenire e, per dirla chiaramente, prendere Kiev. La NATO si troverebbe allora in una situazione difficile. Bisognerà scatenare la Terza Guerra Mondiale, cosa che nessuno vuole.
E’ forse un po’ tirata per i capelli, alla dottor Stranamore, ma la Suddeutche Zeitung ha ragione quando evidenzia che il rifornimento di armi ai bruti di Kiev da parte di Washington sarebbe interpretata dalla Russia come una dichiarazione di guerra.
La medusa Merkel, lo ha detto pubblicamente, è contraria. Ma Cioccolacenko (Il re della cioccolata, Porochenko, ndt) è isterico: “Non ho alcun dubbio che gli USA e gli altri partner ci aiuteranno procurandoci le armi letali necessarie alla nostra difesa”.
Se ciò accadesse, si aprirebbero le porte dell’inferno. La Russia risponderebbe. L’Impero del caos interpreterebbe questa risposta come una nuova aggressione. L’escalation sarebbe inevitabile e ogni esito possibile.
Senza sorpresa, i media istituzionali occidentali buttano lì che tutto questo disastro si spiega con la PAURA DEL CATTIVO, che è ovviamente Vlad. Il timore sembra essere vivo a Bruxelles e in altre capitali europee (tra i burattini del mondo politico, non nelle strade). La retorica è più che minacciosa.
Carl Bildt, ex ministro degli affari esteri della Svezia, ha detto che una guerra tra la Russia e l’Occidente è CONCEPIBILE.
Il generale Hollane ha parlato pubblicamente del rischio di una guerra totale.
Il generale Sir Richard Shirreff, un grosso ortaggio inglese, pardon, il comandante della NATO fino a marzo scorso, ha detto che un messaggio forte deve essere inviato a Putin per evitare una guerra totale in EUROPA CONTINENTALE (!!!).
Da parte sua, Fogh – la guerra – Rasmussen (il precedente segretario generale della NATO, ndt) (altro ritorno di un morto vivente) ha detto che Putin potrebbe allungare il suo revisionismo sovietico alla NATO e all’UE. Nei paesi baltici, ha aggiunto che Putin potrebbe anche impegnarsi in un piccolo esercizio di guerra ibrida.
L’UE imporrà altre sanzioni (minori) lunedì. Le importanti sanzioni economiche contro le banche e le grandi società russe termineranno solo in luglio. L’Italia e la Grecia potrebbero depotenziarle quando sarà il momento.
Anche i burocrati dell’UE ammettono, ufficiosamente, che le sanzioni sono ridicole, che penalizzano non più del 15% delle esportazioni in Russia. Non sorprende che gli Inglesi siano i più favorevoli alle sanzioni. Come dire che le Grand Jeu è sempre possibile.
Un imbecille a The Grauniad (soprannome dato al giornale The Guardian, ndt), che si spaccia per direttore della redazione in Europa (dove vanno a cercare gente simile? Mentre si annaffiano la gola in un pub dopo un match dell’Arsenal?), ha scritto che “Putin è sempre di più percepito come un giocatore inveterato che non si lascia intimidire e che si assume dei rischi, come un essere impenetrabile, paranoico e imprevedibile”. C’è da credere che l’articolo sia stato scritto da una spia del dipartimento di Stato USA.
Gli altri giornalucoli dicono lo stesso: il vero incubo per l’Europa, non è l’Ucraina, ma l’infame Vlad. Ma NESSUNO osa criticare l’Impero del Caos.
Torniamo adesso alle nostre cose…
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