Killary sul punto di esplodere in volo
- Dettagli
- Visite: 3821
entrefilets, 12 settembre 2016 (trad. ossin)
Killary sul punto di esplodere in volo
Non è solo un simbolo, è un segno ! Colta da improvviso malore, Killary Clinton si è accasciata domenica proprio sui luoghi dove 15 anni prima vi era stata la demolizione controllata delle Torre gemelle del World Trade Center (1). L’hanno portata via inerte tra le braccia degli uomini del suo staff, completamente nel pallone, la testa arrovesciata, disarticolata come un grottesco fantoccio (2), offrendo una immagine di debolezza estrema su quel luogo simbolo della guerra eterna degli USA, proprio lì dove avrebbe dovuto apparire come un capo guerresco invincibile. «Colpo di calore» poi «polmonite»: il suo ufficio .com ha mentito, come si deve e come si poteva, per calmare le acque. Ma lo stato di salute di Killary – già oggetto di ampio dibattito (3) – diventa oramai una posta nella sua campagna, sensibile quanto il peso di tutte le bugie che si inventa. La stampa-Sistema e i suoi servetti benpensanti sono messi in grande difficoltà dalla notizia, ma è sempre più probabile che il turbine Trump diventi il prossimo POTUS (President of the United States).
Una situazione inedita...
Sappiamo fin dall’inizio che questa Presidenziale USA sarebbe stata esplosiva, con un rischio finale, assai reale, di implosione di questo Stato pezzottato che sono gli USA. E bisogna dire che la realtà che si dispiega sotto i nostri occhi va al di là, fino a questo momento, di ogni nostra speranza. Diciamo «speranza» in quanto, come i lettori di entrefilets sanno bene, noi siamo convinti che solo il crollo dell’Impero USA potrà provocare un sisma di intensità sufficiente ad impedire i piccoli aggiustamenti del Sistema neoliberale attuale e portare poi alla sua sconfitta finale.
Ora è chiaro che la comparsa di un UFO come Trump, in una farsa elettorale USA sino ad ora perfettamente controllata dal Sistema, crea una situazione del tutto inedita, della quale nessuno può dire che esiti avrà. Ora, a due mesi dal voto, ecco che la candidata di Wall Street e del Partito della guerra, la candidata del Sistema e dell’1%, bugiarda patologica e guerrafondaia fuori uso (4), comincia seriamente a vacillare.
In realtà noi pensavamo che Killary sarebbe caduta in picchiata per il numero e il peso incalcolabile delle sue bugie – dall’emailgate agli scandali relativi alla sua corrotta Fondazione –, e non per ragioni di salute. Giustizia poetica, qualcuno ci riderà su, e noi con loro, tanto questa personalità delirante di ambizione malsana non riesce a suscitare alcuna forma di compassione.
Al momento, i miliardari proprietari della stampa-Sistema hanno incaricato i loro scagnozzi di mettere l’immagine di Killary in terapia intensiva (5). Ma è quasi certo che passerà rapidamente alle cure palliative.
...e inestricabile
Che scelta resta oramai ad un Sistema la cui unica ambizione è di sopravvivere così come è?
Riesumare Bernie Sanders? Troppo tardi. Pressato da Obama e da tutto l’establishment, il vecchio socialista si è allineato alla causa di Clinton, solo qualche settimana prima. Adesso è cotto.
Il Sistema è ancora in grado di estrarre un candidato-sorpresa dal suo cilindro? Molto difficile, per non dire impossibile, trovare qualcuno che sia carismatico e con le mani pulite, in così poco tempo nei cassetti del Sistema.
Resta qualche altra opzione.
Mantenere ancora un poco in vita il cadavere Hillary facendola eleggere con colossali imbrogli? Poi espellerla e farle immediatamente succedere il suo vice-Presidente? Fattibile, ma molto rischioso. Soprattutto per l’enormità degli imbrogli cui si dovrebbe ricorrere. Trump non è Al-Gore e non è per niente sicuro che accetterebbe di farsi da parte.
Fare assassinare Trump? A dire il vero siamo ancora oggi ancora stupiti che il Sistema non abbia ancora selezionato lo «squilibrato» di turno quando è apparso chiaro che il successo di Trump non era un fuoco di paglia. Ora una assassinio del genere sarebbe estremamente complesso da far digerire, con in palio rischi di rivolte sociali che potrebbero sprofondare il paese in una guerra civile.
Resta l’opzione di una guerra ad alta intensità contro la Russia o la Cina, per congelare il processo elettorale e mantenere al potere la marionetta Obama. L’opzione è con tutta evidenza sul tavolo, come si dice, basta vedere l’aggressività della NATO da qualche mese.
Resta infine la possibilità di lasciare le cose andare per conto loro, con un Trump eletto presidente nonostante l’intenzione dichiarata di riportare i ragazzi a casa, di migliorare le relazioni con Russia e Cina, insomma di farla finita con l’Impero USA.
E qui veramente ci sarà da divertirsi.
Note: