Lo sporco segreto della Guerra di Corea
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The Greanville Post, 26 maggio 2017 (trad.ossin)
Lo sporco segreto della Guerra di Corea
Thomas Powell
La guerra di Corea è stata definita « la guerra dimenticata degli Stati Uniti ». L’esercito statunitense, super-armato, venne battuto dagli eserciti nord-coreano e cinese, equipaggiati dall’Unione Sovietica. Per la prima volta dopo l’indipendenza, gli Stati Uniti non sono riusciti a vincere una guerra. Nella sua successiva guerra coloniale contro il comunismo in Asia, nel decennio seguente, gli Stati Uniti sono stati decisamente battuti dal Vietnam del Nord. Questi rovesci militari tuttavia non sono le uniche ragioni che spiegano il fatto che la guerra di Corea sia stata dimenticata. C’è una negazione assai più equivoca in questo sforzo di dimenticare un simile avvenimento storico. E questa riluttanza a esaminare con onestà la Guerra di Corea sta alla base del nostro attuale conflitto con la Corea del Nord.
L’uso clandestino da parte dell’esercito statunitense di armi biologiche (BW) in Corea del Nord e in Cina durante la guerra è lo sporco segreto di questa storia. L’accusa di usare armi biologiche fu per la prima volta rivolta agli Stati Uniti dalla Corea del Nord nel maggio 1951 e rinnovata l’anno successivo dalla Corea del Nord e dalla Cina, che denunciarono in particolare che l’aviazione statunitense effettuava delle sortite notturne lanciando recipienti contenenti insetti e arvicole contaminati dai virus della peste bubbonica, di febbri emorragiche e di altre malattie molto contagiose sui villaggi e i campi della Corea del Nord rurale e della Cina.
Nel 1952 venne convocata una Commissione scientifica internazionale (ISC) perché si recasse in Corea del Nord e in Cina a indagare sulle accuse di uso di armi biologiche. La Commissione, composta da nove membri, esaminò le prove raccolte, visitò dei siti, effettuò verifiche sul campo e raccolse testimonianze. La Commissione raccolse anche la testimonianza di quattro piloti statunitensi catturati. Dopo avere redatto il resoconto del lavoro svolto, la Commissione stabilì vi erano testimonianze e prove schiaccianti sull’uso da parte dell’esercito USA di armi biologiche in tempo di guerra, in diversi luoghi identificati e in momenti specifici.
Il rapporto può essere consultato qui (in PDF). Ecco le conclusioni :
“La commissione è giunta a queste conclusioni, attraverso rigorosi passaggi logici. Lo ha fatto con riluttanza perché i suoi membri non erano disposti a credere che una tecnica così disumana fosse stata messa in opera, nonostante la condanna universale di essa da parte dei popoli delle nazioni”.
Il presidente Truman, il generale MacArthur, il Dipartimento di Stato e la CIA smentirono con forza l’accusa di avere usato armi biologiche nella guerra di terra brucata che combattevano in Corea. Le accuse cinesi e nord-coreane furono denunciate come propaganda comunista. Il rapporto della Commissione scientifica internazionale venne messo alla berlina, i suoi componenti vennero bollati come stupidi comunisti. La nuova presidenza Eisenhower nel 1953 portò i fratelli Dulles al potere e la negazione degli Stati Uniti di avere utilizzato armi biologiche in Corea è diventata la loro tacita politica immutabile. Ma cominciarono anche i negoziati di armistizio.
Simultaneamente, vi fu anche la distruzione sistematica di tutti i documenti relativi alle armi biologiche contenuti nei dossier del Corpo chimico dell’esercito USA [US Army Chemical Corps] – i registri di volo, gli elenchi di spedizione, i rapporti informativi, i diari dei piloti. Hanno fatto sparire, negli ultimi 65 anni, tutti i documenti che di solito gli storici analizzano nelle loro ricerche ! L’amministrazione Eisenhower si è anche attivata per punire il dissenso, esibendo delusione per i risultati della guerra in Corea e attizzando la fobia rossa della Guerra Fredda.
Un giornalista statunitense, John W. Powell, venne incriminato per sedizione dalla Giustizia federale, per le sue simpatie verso il comunismo cinese, i suoi reportage sulle accuse di uso di armi biologiche e i suoi editoriali sulla Guerra di Corea, nel suo magazine di informazioni, China Monthly Review, che pubblicava a Shanghai,
In maniera assai chiassosa, il processo è cominciato a gennaio 1959, ma si è bruscamente chiuso con un non luogo a procedere. L’oblio ufficiale, ma anche reale, della Guerra di Corea è davvero cominciato con questo fallimento dell’inchiesta governativa. Anni dopo, Powell è tornato sul tema delle armi biologiche, rivelando come l’esercito statunitense le avesse prese al Giappone dopo la Seconda Guerra Mondiale. L’esercito imperiale giapponese aveva istituito una unità di ricerche biologiche clandestina in un campo di prigionia vicino a Harbin, nella Manciuria cinese occupata, denominata innocentemente Unità 731 e diretta dal chirurgo generale Shiro Ishii. Questo laboratorio militare aveva effettuato esperimenti medici di malattie contagiose sui prigionieri in vita, assassinandone migliaia. Circa 400.000 contadini in Cina, Manciuria e Siberia sono morti di malattie sconosciute in quei luoghi, causati dai vettori di malattie scaricati a recipienti dall’aviazione giapponese.
La Commissione scientifica internazionale ha rilevato una somiglianza tecnologia di disseminazione di agenti patogeni tra quella usata dall’esercito giapponese in Manciuria e quella usata dall’esercito statunitense in Corea e in Cina. Dopo la capitolazione giapponese, il dr. Ishii e gran parte dei suoi colleghi hanno fatto defezione, unendosi alle forze di occupazione statunitensi che erano comandate a Tokio dal generale MacArthur. Hanno portato con loro dei dossier medici e 8.000 diapositive delle loro ricerche sugli agenti patogeni. Questa miniera di sperimentazioni su soggetti viventi sono state discretamente consegnate al laboratorio di ricerca sulle armi biologiche dell’esercito statunitense, a Fort Detrick. Il dr Ishii e i componenti della sua equipe scientifica, colpevoli di crimini tra i peggiori perpetrati durante la guerra del Pacifico, hanno ottenuto in cambio l’immunità da procedimenti penali a loro carico per crimini di guerra.
Le prove dell’uso di armi biologiche durante la guerra di Corea sono schiaccianti. Nonostante, « la negazione sistematica » operata ancor oggi dallo Stato securitario. Recentemente, uno scienziato del Woodrow Wilson Institute, Milton Leitenberg ha proposto la teoria che la vicenda della guerra di Corea fosse una gigantesca bufala comunista, preparata da Stalin, Mao Zedong e Zhou Enlai per denigrare gli Stati Uniti durante i negoziati di cessate il fuoco. Il tipo di complotto ipotizzato da Leitenberg è da film di serie B, inverosimile alla luce delle fonti ambigue cui si ispira, oltre che dello svolgimento storico. Tuttavia questa piroetta quasi ufficiale dimostra bene a quale grado di negazione, col tempo, può giungere l’apparato statale.
Questa negazione continua dei crimini di guerra perpetrarti dagli Stati Uniti in Corea costituisce un enorme ostacolo alla normalizzazione delle relazioni tra Corea del Nord e Stati Uniti. Non potremo porre fine alle ostilità, né negoziare seriamente con una Corea del Nord dotata di armi nucleari, con simili menzogne e una visione storica fasulla.