Come i media mainstream preparano la guerra contro la Russia in Siria
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Bufale, febbraio 2016 - La guerra contro la Russia non si può certamente giustificare col fatto che sta per sgominare i "nostri ragazzi" di Daesh. Si è ntrovata presto un'altra scusa: i bombardamenti russi colpiscono i civili. E, in mancanza di prove, si ricorre a immagini di tre anni fa, di una ragazzina libanese, spacciata da BBC e Independent come una vittima dei bombardamenti (nella foto le immagini riciclate)
sakeritalia, 11 gennaio 2016
Come i media mainstream preparano la guerra contro la Russia in Siria
The saker
I mass media occidentali l’hanno fatto di nuovo – hanno raccontato spudorate bugie e mezze verità su città siriane prive di cibo, che sarebbero state liberate dall’assedio. False immagini di bambini emaciati vengono pubblicate per rafforzare la loro narrazione fraudolenta
La piccola Marianna Mazeh, libanese, in una immagine di tre anni fa, spacciata da BBC e Independent come una profuga siriana vittima dei bombardamenti russi di questi giorni sulla Siria
Prendete l’immagine della bambina denutrita che la BBC e il giornale britannico Independent hanno affermato provenire dalla città di Madaya. E’ venuto fuori che la ragazzina è del sud del Libano. Il suo nome è Marianna Mazeh. La foto pubblicata diffusamente questa settimana dai media occidentali è di tre anni fa, e nel frattempo gli stessi media continuano ad affermare che sarebbe un’abitante della città siriana di Madaya, di cui la stampa occidentale dice che sarebbe assediata e subirebbe un blocco da parte delle forze governative del Presidente Bashar al-Assad.
E’ emerso anche che i familiari di Marianna si siano infuriati per il fatto che la sua immagine disperata venga fatta circolare a scopo di propaganda. “Vivo a Tayr Filsey [Libano meridionale], non a Madaya, e sto bene,” ha detto la ragazzina all’agenzia di stampa Al Manar. Lei adesso ha sette anni e si è completamente ripresa da quella condizione. La ragione della sua malattia di allora non è chiara.
Ma ciò che è chiaro è che i media occidentali, sono stati colti – ancora una volta – nell’atto di falsificare la realtà riguardo alle città assediate, e ora liberate, in Siria.
La televisione di Stato BBC ci racconta che ci sono circa 400.000 persone trattenute in una quindicina di città assediate in Siria. La BBC ed altri media occidentali definiscono questi luoghi come “controllati dai ribelli”, e tramite una sequenza di spudorate menzogne o di mezze verità, lasciano intendere che queste località sarebbero assediate dall’esercito siriano, sostenuto dalla milizia di Hezbollah e dall’aeronautica russa.
Di tanto in tanto, i media occidentali, lasciano trapelare qualcosa, come quando il New York Times questa settimana ha raccontato di “persone colpite mentre tentavano di fuggire” dalle città assediate. Queste persone vengono uccise – dai cosiddetti ribelli, che tengono in ostaggio gli abitanti di queste città, ma il NY Times ha omesso questo particolare.
La mezza verità che i media occidentali non dicono è che molte città in Siria sono state, e ancora sono sotto il controllo di milizie mercenarie sostenute dall’estero. Questi sono terroristi, non “ribelli”, appartenenti a gruppi quali il cosiddetto Stato Islamico (o Daesh), il Fronte al Nusra e Jaish al-Islam. Tutti questi gruppi hanno sposato una visione distorta e corrotta dell’Islam, che prescrive che chiunque si opponga a loro può essere decapitato e i loro figli stuprati.
I media occidentali riferiscono che le forze del “regime siriano” avrebbero messo sotto assedio le città usando la fame come arma contro i loro abitanti. Niente potrebbe essere più lontano dalla verità.
Le popolazioni sono state trattenute in ostaggio da gruppi terroristici e usate come “scudi umani” per impedire che l’avanzata dell’esercito siriano liberi tutti coloro che vengono trattenuti contro la propria volontà.
Questa settimana, le città assediate di cui si è parlato sono Madaya, vicina a Damasco, la capitale, e le località di Kefraya e Foua, a nord del paese. Ma le stesse situazioni di assedio e liberazione finale si sono precedentemente ripetute in molte altre città e paesi come Zabadani, Kessab, Adra, Homs e Maloula.
In tutti i casi gli abitanti hanno accolto a braccia aperte come “liberatori” i soldati dell’esercito siriano – grati di essere stati liberati dall’incubo della prigionia sotto i mercenari stranieri. Le loro condizioni di denutrizione e la generale brutalità non erano dovute al supposto assedio da parte delle forze governative siriane, come affermano i media occidentali, ma piuttosto, erano una diretta conseguenza del sequestro di massa a cui erano sottoposti da parte dei mercenari.
Il Dott. Declan Hayes, un attivista per la pace irlandese, ha riferito a chi scrive come sia stato testimone della liberazione di Maloula nei pressi dei confini col Libano nel 2014.
“Era la domenica di Pasqua, il 24 aprile, quando siamo entrati nella città con le forze armate siriane. Era stata tenuta sotto sequestro dai mercenari per tanti mesi. Siamo stati accolti da bambini in festa, che sventolavano bandiere, da Cristiani e Musulmani, vecchi e giovani. L’atmosfera era euforica,” ha raccontato Hayes.
“Avresti dovuto vedere la distruzione di Maloula per crederci. Tutto era stato raso al suolo dai mercenari che la occupavano. Le persone erano ancora in stato di shock per le brutalità a cui erano state sottoposte. Decapitazioni, sparatorie, sequestri, stupri. C’erano graffiti sui muri scritti dai cosiddetti jihadisti che dicevano ‘Ci avviciniamo a Dio tagliando le teste dei nostri nemici’.”
Questi sono gli stessi mercenari che i governi occidentali e i loro mezzi d’informazione presentano come “ribelli“. Come per l’assedio di Madaya e di altre città, che si sono conclusi questa settimana, i media occidentali hanno confezionato una narrativa secondo la quale anche Maloula fosse sotto assedio da parte dell’esercito siriano.
Naturalmente, i motivi per cui l’Occidente li presenta come “ribelli” e non “terroristi” dipende dal fatto che i terroristi sono sostenuti dai governi occidentali e dai loro alleati regionali in Arabia Saudita, Qatar e Turchia. Mezze verità vengono inventate perché la verità intera è una scioccante esposizione della vera natura criminale dei governi occidentali, e di come questi abbiano sponsorizzato una guerra sotto copertura in Siria per portare avanti il loro piano illegittimo di “regime change” contro l’amministrazione Assad.
Il Dott Hayes dice che c’è un metodo clinico nella follia in cui le comunità e le città siriane sono state fatte sprofondare. L’obiettivo è la distruzione del tessuto ricco e pluralista della società e della cultura siriane.
“Maloula è uno dei primi insediamenti cristiani al mondo. Le persone lì parlano un Aramaico che data ai tempi di Gesù,” ci ha spiegato Hayes. “Ma la comunità da quelle parti comprende anche Musulmani, Sunniti, Sciiti, Alawiti, Drusi ed altre fedi. Hanno vissuto pacificamente assieme per secoli. Maloula è la quintessenza della società siriana nel suo insieme. E’ un esempio di coesistenza pluralista e pacifica.”
Ciò che i mercenari sostenuti dall’estero hanno tentato di fare sin dall’esplosione del conflitto nel marzo 2011 è stata la distruzione del mosaico della società siriana, brutalizzandone le comunità e tentando di sconvolgerla mediante divisioni settarie.
Hayes è convinto che le brigate mercenarie che hanno seminato distruzione in Siria negli ultimi cinque anni siano state indirizzate dai servizi di informazione occidentali, la statunitense CIA e il britannico MI6, assieme al servizio di informazioni turco. “Il comando e il controllo di questi terroristi è fuori dalla Siria. I terroristi seguono un piano demoniaco, ma deliberato finalizzato alla distruzione della società.”
I mezzi d’informazione occidentale forniscono il braccio della propaganda all’assalto terroristico in Siria. Un paese è stato portato ad un soffio dalla totale demolizione, dalla sua trasformazione in uno Stato fallito, come molti altri paesi in cui le potenze occidentali hanno illegalmente interferito per “portare la democrazia”.
L’intervento militare russo alla fine di settembre ha trattenuto la Siria sul ciglio del burrone. Ed è l’aviazione russa, assieme alle forze di terra dell’esercito siriano, di Hezbollah e dell’Iran che ora stanno costringendo i terroristi alla resa. Per questo motivo si sta assistendo alla fine di così tanti assedi.
Diffondendo ulteriori menzogne, i media occidentali stanno cercando ora di raccontare al loro pubblico che “il malvagio regime di Assad” sta (inspiegabilmente) cedendo a un moto d’animo, e consente l’arrivo di convogli umanitari per soccorrere le popolazioni affamate.
La pura e semplice verità è che le persone in Siria sono tenute sotto assedio dai terroristi organizzati dall’Occidente.
Un assedio di un altro genere viene imposto alle menti del pubblico occidentale dai suoi mass media; il nutrimento che viene negato, è quello della verità.