Il grande scienziato Stephen Hawking boicottava Israele
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Intervento, 19 marzo 2018 - Il celebre astrofisico, morto il 14 marzo, invitò a rispettare la scelta fatta dai Palestinesi dopo la vittoria elettorale di Hamas nel 2006, praticò il boicottaggio universitario di Israele e criticò l’intervento USA in Iraq (nella foto, Stephen Hawking)
Il grande scienziato Stephen Hawking boicottava Israele
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Il celebre astrofisico, morto il 14 marzo, invitò a rispettare la scelta fatta dai Palestinesi dopo la vittoria elettorale di Hamas nel 2006, praticò il boicottaggio universitario di Israele e criticò l’intervento USA in Iraq
Si moltiplicano gli omaggi a Stephen Hawking, dopo la sua morte intervenuta 14 marzo. Di lui viene ricordato non solo il brillante spirito scientifico, ma anche il ruolo di appassionato difensore dei diritti umani, soprattutto nel mondo arabo.
Morto all’età di 76 anni, Stephen Hawking è stato acclamato dalla comunità internazionale nel 1988, con la pubblicazione di “Dal Big Bang ai buchi neri. Breve storia del tempo”, un’opera di divulgazione scientifica in materia di cosmologia e fisica teorica con la quale si proponeva di raccogliere la sfida della ricerca di una teoria che combinasse la relatività generale e la meccanica quantistica.
RIP Professor Stephen Hawking - a beautiful mind, brilliant scientist, principled human being, and, among others, a vocal supporter of the BDS boycott of Israel (in 2013 Hawking publicly backed the academic boycott of Israel).
Traduzione: « Riposa in pace, Professor Stephen Hawking – un grande spirito, uno scienziato brillante, un essere umano con dei principi e – tra le altre cose – un fautore dichiarato del boicottaggio di Israele attraverso il BDS (nel 2013, Hawking ha pubblicamente appoggiato il boicottaggio universitario di Israele) ».
L’opera è diventata un best-seller, ha venduto più di 10 milioni di copie, e ha reso Stephen Hawking uno degli scienziati più famosi al mondo.
Colpito dalla malattia di Charcot, una patologia rara dovuta alla degenerazione di alcuni neuroni, diagnosticatagli all’età di 22 anni, Hawking era inchiodato ad una sedia a rotelle e poteva parlare solo con l’aiuto di un sintetizzatore vocale.
PACBI is deeply saddened by the loss of Prof. Stephen Hawking, a beautiful mind and principled supporter of Palestinian rights. In 2013, he listened to colleagues in Palestine and withdrew from the Presidential Conference in Jerusalem. We salute his life. https://t.co/mXgCVdF8ng
Traduzione: « PACBI [il BDS culturale e accademico] è profondamente rattristato per la perdita del professor Stephen Hawking, un grande spirito e un nobile sostenitore dei diritti dei Palestinesi. Nel 2013, ha accolto l’invito dei suoi colleghi in Palestina e si è ritirato dalla Conferenza presidenziale a Gerusalemme. Rendiamo omaggio alla sua vita ».
Tra coloro che gli hanno reso omaggio nelle reti sociali, vi sono anche dei militanti per i diritti dei Palestinesi, che hanno ricordato il suo appoggio al movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) che si applica anche al boicottaggio accademico di Israele.
Nel 2013, Stephen Hawking infatti non partecipò ad una conferenza sul futuro di Israele a Gerusalemme, dichiarando di voler « rispettare il boicottaggio » su invito degli universitari palestinesi.
Rest in Power Stephen Hawking. A brilliant mind and principled man.
In 2013, Hawking pulled out of a conference in Israel in support of the Palestinian call for academic boycott https://t.co/S5yHqiTtUW
Traduzione:« Pace alla tua anima, Stephen Hawking. Spirito brillante e uomo di principi. Nel 2013, Hawking ha deciso di non partecipare ad una conferenza in Israele per sostenere l’invito palestinese al boicottaggio universitario ».
Lo scienziato, da allora, è stato oggetto di aspre critiche da parte degli amici di Israele e delle autorità israeliane. « Mai uno scienziato di questo livello ha boicottato Israele », dichiarò il portavoce del ministero israeliano degli Affari esteri.
A gennaio 2009, durante l’offensiva israeliana contro la striscia di Gaza, nel corso della quale più di mille Palestinesi vennero uccisi, Hawking ha dichiarato ad Al Jazeera : « Un popolo sotto occupazione continuerà a resistere con tutti i mezzi a sua disposizione. Se Israele vuole la pace, dovrà parlare con Hamas come la Gran Bretagna ha fatto con l’IRA [Esercito repubblicano irlandese] ».
« Hamas è stato democraticamente eletto dal popolo palestinese e non può essere ignorato », aveva aggiunto.
Traduzione:« Stephen Hawking (pace all’anima sua) sulla Palestina: ‘’Un popolo sotto occupazione continuerà a resistere con tutti I mezzi a sua disposizione ».
La posizione dell’astrofisico britannico sulla Palestina sembra essersi ancor più rafforzata durante una visita di otto giorni in Israele e Palestina nel 2006, nel corso della quale incontrò anche il Primo ministro israeliano dell’epoca, Ehud Olmert.
Nel corso del viaggio, Hawking tenne una conferenza all’Università ebraica di Gerusalemme e si recò anche all’università di Birzeit, nella Cisgiordania occupata.
Stephen Hawking ha anche utilizzato la sua pagina facebook per sostenere gli scienziati palestinesi. Soprattutto ha lanciato, l’anno scorso, un appello a fare donazioni per l’apertura di una seconda scuola di fisica avanzata palestinese.
Nel 2014, Stephen Hawking si è anche espresso sulla guerra in Siria, nell’ambito di una campagna di Save the Children in occasione del terzo anniversario del conflitto, ricordando la sorte dei bambini colpiti dai combattimenti.
« Quel che accade in Siria è un abominio che il mondo guarda da lontano, impotente. Dobbiamo lavorare insieme per porre fine a questa guerra e proteggere i bambini siriani », ha dichiarato.
Traduzione: « Riposa in pace, Stephen Hawking, una delle stelle più brillanti dell’umanità. Leggete qui la sua bella cronaca sulla Siria ».
Hawking ha anche parlato dell’invasione statunitense dell’Iraq nel 2003.
Prendendo la parola durante una manifestazione organizzata da Stop the War nel 2004, lo scienziato disse che la guerra era stata giustificata con « due menzogne », il possesso da parte dell’Iraq di armi di distruzione di massa e l’ipotesi di un legame tra il governo di Saddam Hussein e gli attacchi dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti.
« (L’invasione dell’Iraq) è stata una tragedia per tutte le famiglie. Se non è un crimine di guerra, allora che cos’è? » chiese. « Vi prego di scusare la mia pronuncia, il mio sintetizzatore vocale non è stato programmato per i nomi iracheni ».