Una pandemia di antisemitismo
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Intervento, 24 marzo 2019 - No, è molto più verosimile che un’idiopatica pandemia mondiale di antisemitismo sia scoppiata, senza ragioni apparenti, proprio quando le classi dirigenti capitaliste cominciavano a sospettare di potersi trovare di fronte ad una insurrezione «populista» generalizzata...
Unz Rewiev, 11 marzo 2019 (trad.ossin)
Una pandemia di antisemitismo
C.J. Hopkins
Chiudete i bambini in casa! Serrate le porte! Chiudete le finestre! Prendete le maschere antigas e le tute ignifughe! Stando ai media, saremmo ufficialmente esposti ad una pandemia mortale di antisemitismo! E proprio nel momento in cui stava finalmente riducendosi la minaccia del controllo mentale da parte dei Russi! Sembra che il tessuto della democrazia occidentale non riesca a prendersi una pausa in questi giorni.
Le origini di questa peste perniciosa, che provoca panico, restano misteriose, ma gli epidemiologi pensano allo stato che sia cominciata nella primavera del 2015, poco dopo le dimissioni di Ed Milliband dall’incarico di capo del partito laburista britannico, e che si sia propagata nell’estate del 2016, col referendum sul Brexit e l’elezione di Donald Trump. (Per quanto gli indizi siano schiaccianti, non esiste a tutt’oggi alcuna prova definitiva che i progettisti russi di armi biologiche ne abbiano preparato il virus in un hotel di Salisbury e l’abbiano spruzzato diffusamente sulle maniglie delle porte).
I virologi lavorano senza sosta per mappare il genoma di questa flagello calunnioso, di cui si sa molto poco, a parte il fatto che si manifesta improvvisamente e attacca l’area del cervello che elabora il linguaggio, costringendo il malato a esprimere opinioni sul «sionismo»; «il globalismo»; «le lobbie israeliane»; «le banche» e altre parole in codice per indicare gli «Ebrei». I pazienti sembrano non accorgersi di emettere delle parole in codice antisemite, fino a quando non ne sono informati dai media, o dai loro colleghi o da qualche account casuale su Twitter. I loro sintomi cambiano a questo punto in modo drammatico con una serie di crisi epilettiche, che li spingono a presentare scuse ripetute per avere involontariamente preso posizione a favore dello sterminio di tutto il popolo ebraico e della rinascita di un Reich nazista.
Attualmente la Gran Bretagna ne è infestata. Nonostante tutto l’impegno profuso dalle classi dirigenti e i media per contenerne la diffusione, diversi casi di antisemitismo sono stati registrati in tutto il Regno, o almeno nel partito laburista che, attualmente, ne è talmente infettato, da assomigliare a un culto della morte neonazista.
Jeremy Corbyn, che ha contratto il virus più o meno nel momento in cui ne ha assunto la leadership, presenta attualmente i sintomi della malattia allo stadio avanzato. Fonti attendibili vicine al partito, raggiunte durante un brunch in Qatar con Tony Blair e un gruppo di Sauditi, hanno riferito che Corbyn stava correndo intorno al Quartier Generale di Momentum [la corrente interna di Corbyn, NdT] con la divisa delle truppe d’assalto naziste, facendo schizofrenicamente il saluto nazista e poi contattando i giornalisti per scusarsi.
Un altro deputato laburista, Chris Williamson, lo si è dovuto collocare bruscamente in quarantena dopo che si era pubblicamente scusato di non essersi scusato dopo avere invitato un gruppo di militanti del partito laburista a smetterla di chiedere scusa per non essersi scusati di essere degli antisemiti disgustosi… o qualcosa di simile. Owen Jones nega con vigore che il partito sia un covo di nazisti, e nega di avere mai negato il fatto che la mancanza di prove concrete di questo fatto sia indispensabile a preservare quel che resta del partito, una volta che (il partito) sarà guarito dall’antisemitismo, perché in caso contrario dovrà essere sciolto e ricostruito da zero.
Sono state attivate le misure di emergenza. E’ imminente una messa al confino totale del partito laburista. Chiunque non sia già stato infettato è consigliato di allontanarsi dal partito laburista, di denunciare chiunque non l’abbia già fatto come un «simpatizzante di Corbyn ammiratore di Hitler» e di presentare scusa a titolo profilattico per qualsiasi dichiarazione critica che possa aver fatto a proposito di Israele o delle «élite» o del «capitalismo mondiale», o dei «banchieri», o di qualsiasi altra cosa che chiunque potrebbe interpretare come antisemita (preferibilmente nelle pagine di The Guardian).
Nemmeno il continente è risparmiato dalla pandemia! Quelle che sembravano a prima vista solo delle manifestazioni spontanee contro Emmanuel Macron, l’austerità economica e il capitalismo mondiale da parte dei «Gilet gialli» in Francia, sono state attualmente diagnosticate come una fiammata di antisemitismo su scala nazionale. In un eroico tentativo di contenere l’epidemia, Macron ha dispiegato le sue forze di sicurezza per sparare negli occhi di donne disarmate, gassare paraplegici in sedia a rotelle e, in termini più generali, pestare tutti. Stranamente nessuna di queste tattiche ha funzionato, quindi la Francia ha deciso di unirsi agli Stati Uniti, al Regno Unito, alla Germania e al resto dell’Impero nel definire l’antisionismo come una forma di antisemitismo, in modo che chiunque definisca Israele come uno Stato essenzialmente razzista o quasi fascista, o si limiti anche solo a raccontare barzellette sulle «élite» o i «banchieri», potrà essere arrestato e incriminato per «incitazione all’odio».
Nel frattempo, negli Stati Uniti (dove Donald Trump, il «paziente statunitense zero», aveva già infettato da solo la grande maggioranza del popolo statunitense e trasformato il paese in un Reich nazista genocida e irriconoscibile), il virus dell’antisemitismo è adesso comparso nel Congresso, dove la deputata Ilhan Omar (considerata un pilastro del tristemente celebre «Asse dell’Antisemitismo») sembra avere perso completamente la ragione cominciando a parlare della lobbie israeliana, e dei miliardi di dollari assegnati dal governo USA ogni anno a Israele, e di altre questioni concernenti Israele delle quali non si deve semplicemente parlare (a meno che non si scriva per il New York Times o si sia una musulmana che porta il hijab, nel qual caso è del tutto corretto dire che il sostegno a Israele viene «comprato e pagato dalla lobbie israeliana»).
Adesso, ed è qui che le cose diventano davvero confuse, Trump (che, ricordiamolo, è letteralmente Hitler, o almeno lo è stato fin quando non ha dato il via al tentativo di colpo di Stato statunitense in Venezuela) e i Repubblicani si sono uniti ai Democratici per denunciare Ilhan Omar come una sporca antisemita, e forse anche una terrorista islamica a tutti gli effetti (o per condannare l’esistenza dell’ «odio» o altro). I grandi media, Facebook e Twitter sono stati sopraffatti da orde di antisemiti arrabbiati che accusavano altri antisemiti di antisemitismo. Il Congresso si prepara a convocare un comitato per le attività non israeliane della Camera, per indagare su tutti quelli che possano essere stati coinvolti in «cliché antisemiti». Meghan McCain era talmente inorridita dalle parole cariche di odio e antisemite che Ilhan Omar non aveva mai pronunciato, da crollare piangendo alla televisione nazionale e supplicare Joy Behar di chiamare un rabbino perché la convertisse sul campo al giudaismo… cosa che qualche telespettatore ha trovato un po’ sconveniente.
Va bene, lo so, probabilmente dubitate che questa pandemia di antisemitismo sia venuta fuori dall’etere, più o meno in perfetta sintonia con il complotto russo per distruggere la democrazia, che Vladimir Putin ha avviato lo stesso giorno in cui la guerra mondiale contro il terrorismo sembrava perdere di mordente. Se è così, dovete lasciare questo sito e scaricare l’app del sito Web MSNBC o The Guardian sul vostro telefono, e vaccinarvi contro simili pensieri. Simili teorie del complotto sono uno degli indizi precoci di una infezione di antisemitismo! Se non farete subito qualcosa per proteggervi, prima che ve ne rendiate contro vi metterete a proferire insensatezze sulle «classi dirigenti» ; le «élites mondialiste» ; «l’austerità»; il «neoliberalismo»; la «lobby israeliana» o perfino i «Palestinesi».
Levatevi quindi tutte queste cose dalla testa! Questa improvvisa apparizione dell’antisemitismo non ha niente a che vedere con la guerra contro il populismo che le classi dirigenti mondiali combattono da due anni. Non è come se l’establishment si abbassasse fino a usare l’antisemitismo (e perfino l’olocausto) come uno stratagemma cinico di propaganda per delegittimare i loro numerosi oppositori e critici. No, è molto più verosimile che un’idiopatica pandemia mondiale di antisemitismo sia scoppiata, senza ragioni apparenti, proprio quando le classi dirigenti capitaliste cominciavano a sospettare di potersi trovare di fronte ad una insurrezione «populista» generalizzata.
Inoltre, anche se i nostri leader democratici e i giornalisti professionisti dei media mainstream fossero in realtà una banda di imbroglioni senz’anima, conniventi e sociopatici, che interesse avrebbero a suscitare nel pubblico una serie di crisi di isteria di massa a proposito dell’antisemitismo o del «populismo» o di pirati informatici russi immaginari (o di imminenti attacchi terroristi ad opera di lupi solitari, eventualmente dotati di aggeggi nucleari di fabbricazione artigianale)? Non avrebbe alcun senso, nevvero? La gente sarebbe talmente presa dalla paura e dall’odio da non riuscire più a pensare. Potrebbe perfino non accorgersi di quanto venga manipolata con cinismo e contribuisca al vero antisemitismo, svuotando l’espressione di ogni significato.
No, la teoria dell’improvvisa pandemia è molto più logica. Andate a prendere quindi le vostre vecchie maschere antigas, serrate il vostro spirito critico nella vostra cassaforte anti-antisemita, e guardatevi Schindler List su Netflix … oh, e non dimenticate di setacciare Internet alla ricerca di critiche contro le classi dirigenti capitaliste, i media mainstream, il neoliberalismo e ogni altro cliché antisemita!