Epstein, il pedofilo agente del Mossad israeliano, si è (o è stato) suicidato
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Intervento, 11 agosto 2019 - Qualche analista si chiedeva per quale ragione Jeffrey Epstein non fosse stato “ritirato” come Osama Bin Laden dai suoi datori di lavoro. E’ una questione non più attuale (nella foto, Jeffrey Epstein)
Strategika51, 11 agosto 2019 (trad.ossin)
Epstein, il pedofilo agente del Mossad israeliano, si è (o è stato) suicidato
Strategika51
Qualche analista si chiedeva per quale ragione Jeffrey Epstein non fosse stato “ritirato” come Osama Bin Laden dai suoi datori di lavoro. E’ una questione non più attuale
Morto strangolato o in spiaggia, non lontano da Tel Aviv, a bere drink sotto una nuova identità, il ritiro o la sparizione di Epstein pone fine ad un affaire che cominciava a provocare sudori freddi allo Stato Profondo USA, alla intelligence israeliana e alle più potenti famiglie degli Stati Uniti.
Gli scandali pedofili che hanno scosso il regime britannico e completamente screditato le strutture dello Stato belga sono stati tutti messi a tacere, perché rivelavano un aspetto assai poco conosciuto dei meccanismi di ricatto che l’internazionale sionista utilizza per controllare la maggior parte degli uomini e delle donne politiche o le personalità pubbliche di America, Europa e di taluni paesi dell’Asia.
In Francia le rare persone che hanno sufficiente coraggio per tentare di lavorare sulla pedofilia rituale in ambienti istituzionali vengono sistematicamente schiacciate o socialmente “annientate”. E’ un argomento tabù e quindi non esiste.
Proprio come Bin Laden ed Epstein. Secondo la leggenda metropolitana creata dalla propaganda ufficiale, il primo è stato gettato nell’Oceano Indiano con onori militari e conformemente ai riti musulmani, mentre il secondo si sarebbe suicidato nella sua cella supersorvegliata del carcere di New York dove era detenuto. Si tratta di verità ufficiali. In realtà non ne sappiamo veramente niente. Ci viene nascosto tutto, in qualsiasi campo. Anche in quello scientifico. Figuriamoci sugli omicidi delle spie !
Epstein era un agente di alto livello del Mossad israeliano, cui ha reso immensi servigi. Sapeva molte cose compromettenti sull’11 settembre 2001, i Clinton, Ehud Barak, Benjamin Netanyahu, i programmi segreti di armi biologiche, Obama, Trump e tutta la crema di quella grande fogna che è Washington D.C. I suoi brillanti stati di servizio avranno spinto i suoi datori di lavoro a ritirarlo, “suicidandolo”. Occorre sempre salvare le verità ufficiali.
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Maurizioblondet.it, 15 luglio 2019
Il legame di Epstein col Mossad
Maurizio Blondet
Epstein, fu detto al procuratore Acosta, va lasciato in pace perché “appartiene all’intelligence”. Adesso diventa sempre più chiaro che “l’intelligence” che lui serviva (senza escludere CIA e FBI) era quella israeliana. Persino i media mainstream ormai segnalano la ricca britannica, socia e complice di Epstein (“madame”, la chiamano, come la tenutaria di bordelli) che si chiama Ghislaine Maxwell. E’ la figlia di Robert Maxwell, gran padrone della stampa britannica (Mirror Group, Pergamon Press) e informatica (Sinclair ) e notorio agente: gli si attribuisce la segnalazione al Mossad di Mordechai Vanunu, lo scienziato atomico che aveva rivelato che Israele possedeva l’atomica (e per questo fu rapito dal Mossad e condannato a 18 anni) ma soprattutto rubò agli USA e fornì a Sion (e anche al KGB) il PROMIS, il primo software-spia disponibile ai servizi. Robert Maxwell – vero nome Ján Binyamin Hoch – morì in circostante misteriose nel novembre 1991 alle Canarie, cadde fuoribordo del suo splendido yacht e annegò. Ha avuto funerali di Stato (ebraico) e sepoltura a Gerusalemme, Monte degli Ulivi. Nell’orazione funebre, l’allora primo ministro, Ytzak Shamir (l’ex terrorista dell’Irgun) disse: “Egli ha fatto per Israele più di quanto si possa dire oggi”.
Robert Maxwell e la figlia Ghislaine (lei oggi ha 56 anni)
Il panfilo da cui “cadde”, fortuitamente o no, si chiamava Lady Ghislaine, il nome dell’amata figlia, che ora ha seguito le sue orme.
E’ il parere di Robert Steele, ex agente della CIA esperto informatico, che con Bill Bonney (informatico della NSA) schiera la sua competenza dalla parte di Trump contro il Deep State: “Resto dell’idea che Epstein è un agente clandestino del Mossad, assistito dalla operativa clandestina Ghislaine Maxwell, con la missione di fare precisamente quel che fanno: incastrare politici statunitensi, magistrati, celebrità, pubblici accusatori e capi di grandi imprese alla sua Lolita Island – col Mossad che ottiene i video. Penso inoltre che siccome Epstein è “on the job”, anche CIA e Fbi si sono associate al “lavoro”: per loro è più importante essere in grado di ricattare più gente importante possibile , perché così fanno aumentare gli stanziamenti, che beccare traditori, pedofili e delinquenti in cravatta – e il fatto che ora l’ FBI abbia sfondato la porta di Epstein può significare che i vecchi accordi non sono più attivi, e il nostro presidente potrebbe iniziare una campagna di terra bruciata per prosciugare la palude. Io lo prego di farlo”
Effettivamente, è saltato fuori un documento della polizia federale dove si dice che “Epstein ha fornito all’FBI le informazioni concordate” per cui “non ci saranno procedimenti giudiziari federali finché continuerà a mantenere il suo accordo con lo Stato della Florida”.
Insomma il pedofilo era un informatore dell’FBI di Robert Mueller, l’uomo che ha cercato di incastrare Trump montando il Russiagate come procuratore speciale.
Inoltre Epstein era in affari con un’agenzia di modelle israeliane che procurava ragazze giovanissime dall’Est Europa. Tra l’altro, proprio con gli stessi aerei della DynCorps, la ditta di mercenari (contractors) che si è distinta nei Balcani proprio per il traffico di ragazzine da prostituire.
Per questo Robert Steele (da non confondere con Chris Steele, la falsa spia britannica il cui falso rapporto sulle orge moscovite di Trump è servito a Mueller per alimentare il RussiaGate) fa un appello al presidente:
“Se il presidente Trump avanza su questa strada, e poi apre la scatola dell’11 Settembre e mette fine al nostro appoggio all’Israele sionista e ai suoi agenti illegali che corrompono e ricattano tutti quelli che contano, (AIPAC e ADL) sarà rieletto a valanga”.
Difficile, visto che uno degli agenti non registrati è suo genero. Ma giova sperare.
Per Steele, anche Leslie Wexner – il miliardario padrone di un impero dei reggiseno, Victoria’s Secrets che ha regalato ad Epstein la sua magione di lusso, 40 stanze in stile rinascimentale a Manhattan, è un agente del Mossad: un agente pagatore, “uno del gruppo di mega-finanziatori sionisti che hanno finanziato e progettato con Dick Cheney l’11 Settembre”. Ma non fornisce particolari.
Naturalmente Wexner è ciò che i media definiscono “filantropo”: ha fondato e finanzia la Wexner Foundation, che ha la missione di “rafforzare la leadership ebraica”, sia con borse di studio a studenti che vogliono un master in studi rabbinici, sia a funzionari pubblici israeliani cui paga un master in amministrazione pubblica presso la John F. Kennedy School of Government dell’Università di Harvard .
Secondo Vanity Fair, Wexner avrebbe affidato ad Epstein le sue fondazioni e trust – anzi sarebbe l’unico cliente di Epstein (che nei media era detto un finanziere gestore di un fondo speculativo: cosa comprovata falsa ) avendogli affidati i suoi miliardi da far rendere… versione alquanto improbabile, dato che Epstein non ha finito nemmeno il college (liceo) e non ha i titoli universitari per fare lo speculatore. In un articolo del Times del 1996, il miliardario e filantropo chiamava Epstein “il mio protetto”; ed Epstein chiamava Wexner “il mio mentore”. Ora Wexner fa saper di aver rotto i rapporti col caro pedofilo e sfruttatore di minorenni “una decina di anni fa”.
In attesa che altre pentole del diavolo si scoperchino (o del deep state) un lancinante episodio: nel gennaio 2015, il Telegraph ha pubblicato la foto del professor Stehen Hawkins, il grande fisico in sedia a rotelle, nell’isola di Epstein – dove lo scienziato deforme ha trascorso una notte di sesso, si dice, con una dodicenne. Epstein aveva organizzato un convegno sulla gravità, invitando a sue spese 21 scienziati di fama internazionale all’hotel Ritz Carlton nell’isola di Sainth Thomas, vicina alla sua isola privata