Hezbollah : Daech è un pericolo per lo stesso Islam
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Sayed7asan, 16 febbraio 2015 (trad. ossin)
Hezbollah: lo Stato Islamico è una minaccia per tutti (tranne che per Israele)
Sayed Hassan Nasrallah
Discorso del Segretario Generale di Hezbollah, Sayed Hassan Nasrallah, il 16 febbraio 2015, in occasione della commemorazione dei martiri di Hezbollah : Cheikh Ragheb Harb (1952-1984) ; Sayed Abbas Moussaoui (1952-1992) ; Hajj Imad Moughniyeh (1962-2008)
Nell’estratto che segue, Sayed Hassan Nasrallah denuncia nuovamente il pericolo rappresentato dallo Stato Islamico per la sicurezza e la stabilità del Medio Oriente e del mondo, a eccezione di Israele, che ne è il primo a trarne benefici. Per la prima volta, denuncia la mano dei servizi segreti israeliani e statunitensi dietro i movimenti terroristi e takfiristi e l’ambiguità della coalizione internazionale contro Daech. Hassan Nasrallah individua nella stessa barbarie dei terroristi una cultura di ispirazione occidentale, estranea alla storia e ai costumi dell’Oriente e dell’Islam. Prendendo esempio da Hezbollah, egli esorta tutti i paesi del Medio Oriente ad assumere una iniziativa per combattere lo Stato Islamico, per proteggere i loro popoli, i loro paesi, le città sante dell’Islam e lo stesso Islam, direttamente posto in pericolo dagli orrori che vengono perpetrati in suo nome
Trascrizione:
(…)
Ebbene, parliamo adesso brevemente della situazione regionale.
Questa è la situazione regionale attuale – mettendo da parte la minaccia israeliana, perché parliamo di fatti nuovi e tralasciamo quelli preesistenti: un gran pericolo ha aperto nuovi terreni e campi di battaglia, vale a dire la minaccia rappresentata dal movimento takfirista (1) la cui più diffusa denominazione è oggi Daech (Stato Islamico). Ebbene, noi abbiamo già affermato nel passato che questo pericolo non minaccia semplicemente qualche governo, ma tutti i governi. Non minaccia solo qualche regime politico, ma tutti i regimi, tutte le entità, tutti i popoli, tutti gli eserciti. Non è una minaccia solo per le minoranze religiose, settarie o etniche, ma una minaccia per TUTTI. Inoltre abbiamo dichiarato – fin da subito – che rappresentava una minaccia per lo stesso Islam, l’Islam come religione, come Messaggio. Gli avvenimenti più recenti hanno confermato questa visione, che è stata nostra fin dagli esordi.
Oggi tutti lo riconoscono. Tutti riconoscono che effettivamente questo movimento takfirista e la sua punta di diamante Daech (lo Stato Islamico) rappresentano una minaccia per la sicurezza della regione e la sicurezza del mondo intero. C’è ancora qualcuno nel mondo che mette in discussione questa verità?
Sì, c’è solo Israele che non lo considera come un pericolo né come una minaccia. Qualche giorno fa il ministro della Guerra israeliano, (Moshe) Ya’alon, si è recato sul Golan per una ispezione e ha dichiarato che Daech non costituisce una minaccia, non rappresenta un pericolo (per Israele). Eccellente! Allo stato presente, solo Israele ritiene che Daech e Al Nusra non rappresentino un pericolo. Oggi tutti gli altri paesi del mondo – almeno apparentemente – tutti i paesi del mondo considerano Daech (torneremo poi su Al-Nusra) come un pericolo e una minaccia per la sicurezza della regione e la sicurezza del mondo intero. E Israele ha perfettamente ragione a pensare che esso non rappresenti un pericolo per lei, perché tutto quello che Daech ha fatto fino ad oggi, e tutto ciò che continua a fare, va al 100% a beneficio di Israele, che Daech se ne renda conto o meno.
Ebbene, che cosa succede? Nuovi fronti si sono aperti, si vedono nuove manifestazioni di barbarie. Le hanno direttamente importate da Hollywood o non so da dove… Il modo in cui hanno bruciato vivo il pilota giordano, il capitano Moaz al-Kasabeh, è orribile. Il modo in cui hanno decapitato i lavoratori egiziani indifesi e oppressi, come lo abbiamo potuto vedere sugli schermi televisivi, è abietto e abominevole. Le decapitazioni degli ostaggi alle quali si assiste… In seguito hanno aperto nuovi fronti e si sono fissati nuovi obiettivi.
Daech non ha nulla a che fare con la Palestina ! Non ha niente a che fare con la Casa delle Santità (Gerusalemme) ! E’ per questo che (Moshe) Ya’alon dice che non costituisce alcun problema. I veri obiettivi di Daech sono La Mecca e Medina. Che i fratelli dell’Arabia Saudita si calmino un po’ e riflettano bene. Gli obiettivi sono La Mecca e Medina. Informazioni di oggi proprio – le menziono per essere preciso, perché non so se questo nuovo giuramento di fedeltà sia stato annunciato proprio oggi, o si tratti invece di dichiarazioni più vecchie, mi esprimo con prudenza. Ma quel che ho sentito, è che Abu Bakr al-Bagdadi, il califfo di Daech, ha nominato un emiro per La Mecca e un emiro per Medina. L’obiettivo è La Mecca e l’obiettivo è Medina. Non è la Casa delle Santità (Gerusalemme). Perché? Perché per il califfato di Daech, non v’è califfato vero senza i due Luoghi Santi. E’ verso questa battaglia che ci stiamo dirigendo.
Ebbene, quelli che hanno decapitato i lavoratori egiziani copti in Libia, che cosa hanno dichiarato? “Il nostro obiettivo è Roma!” Vuoi andare lontano, uomo! Quanto meno ti allontani, La Mecca e Medina sono molto vicine… E tu ti allontani. Per Dio, pretendono di andare a La Mecca e a Medina e che, da lì, andranno in Giordania, poi arriveranno in Palestina. Oh fratello! Ti dirigi verso Roma?! Verso Roma!.. Che guerre sono, quali fronti? Per chi lavorano? Nell’interesse di chi combattono?
E adesso, per la prima volta, oso dichiarare con forza: cercate la (mano del) Mossad israeliano. Cercate la (mano della) CIA. Cercate (la mano dei) Servizi segreti inglesi. Nel passato, non abbiamo mai voluto parlare di complotto, ma oggi vi dico sì, cercate (la loro mano)! Tutto ciò che occorre per mantenere la potenza di Israele e la dominazione di Israele sulla regione, tutto ciò che occorre per mantenere la potenza e la dominazione degli Stati Uniti sulla regione, Daech lo realizza, i takfiristi lo realizzano.
Sono arrivati a provocare anche l’Europa. Pensate che in Italia, qualche giorno fa, il ministro della difesa ha dichiarato che l’Italia è pronta a guidare una coalizione internazionale per combattere il terrorismo in Libia. E qui, tra parentesi, voglio parlare della situazione interna del Libano.
Cara signora (Roberta Pinotti), perché vuole promuovere una offensiva internazionale per combattere il terrorismo in Libia? Il ministro della difesa risponde – spero di non sbagliarmi, che sia stata proprio la ministra della difesa – risponde che è perché il terrorismo – ascoltate bene, spero che quelli del 14 marzo (oppositori politici di Hezbollah che denunciano il loro intervento in Siria) ascoltino bene – la ministra risponde che è perché il terrorismo è arrivato a 350 km dalle frontiere italiane… Solo per questo! 350 km! E questa signora… e l’Italia, un paese erede di una grande civiltà, l’Unione Europea e chissà chi ancora si stanno interrogando sul come intervenire in Libia perché il terrorismo è giunto a 350 km (dalle loro frontiere) !
E quanto a noi (il Libano), dov’è il terrorismo? Nel nord del paese. E a Al Qusayr (Nord Est). E a Qalamun (Est). E nelle pianure (Sud). Per non parlare delle auto imbottite di esplosivo (spedite al centro del Libano). E voi (14 marzo) fate la predica sulla giustizia, i doveri, il vero, il falso (a causa del nostro intervento in Siria)? Ma tutto il mondo fa così e fa le stesse cose (per proteggersi dal terrorismo). Tanto peggio…
Ebbene, di fronte a questa realtà che non esagero per nulla, no, perché il pericolo è vero e reale… E’ cominciato in Siria, poi si è esteso in Siria e in Iraq, e adesso in Libia… Adesso anche in Sinai, si dice che il gruppo Ansar Bayt al-Maqdis abbia giurato fedeltà a Daech… Ci sono anche altri posti: attualmente la Tunisia è in stato di massima allerta… In Yemen, Al Qaeda, e alcune fazioni che hanno giurato fedeltà a Daech e al suo califfo, avanzano e occupano delle basi militari nelle province del sud… E’ una minaccia reale, vi sono dei massacri, dei morti…
Fratello mio, tutto questo non è un film. Trasformano i film in realtà… E’ una cosa assolutamente certa, sì, questi gruppi si ispirano a Hollywood, con la loro mentalità, il loro spirito, la loro barbarie… Tutto questo è la cultura di Hollywood! Quale è la cultura di Hollywood se non i massacri e le stragi? E tutto ciò viene da noi? Dall’Oriente, dall’Islam, dal Cristianesimo, dai Profeti? Dai califfi, dai compagni, dalla famiglia del Profeta? Per niente, che Dio ci preservi da simili idee! Quale è l’origine manifesta di tutto ciò? Dove è stato fabbricato tutto quello che sta scorrendo davanti ai nostri occhi sugli schermi?
Ebbene, di fronte a questo pericolo che minaccia tutti, invitiamo i popoli e i regimi della regione ad agire insieme per combattere questa minaccia terrorista takfirista pericolosa e considerevole. E affermiamo nuovamente che insieme saremo capaci di sbaragliare questa minaccia e coloro che la controllano dietro le quinte, che si tratti del Mossad israeliano, degli statunitensi o degli inglesi.
Fratelli e sorelle, la strategia messa fino ad oggi in campo dalla coalizione internazionale contro Daech è carente – se accordiamo il beneficio del dubbio alle loro intenzioni. E se non l’accordiamo, c’è da chiedersi: che cosa ci fornisce la prova che essi vogliano davvero farla finita con Daech? Sono assolutamente serio e tornerò su questo.
E’ perché la comunità mussulmana (umma), i popoli dell’umma, i paesi della regione, i governi, i sapienti, i partiti politici, le forze della Resistenza, gli eserciti… Tutti sono esposti a questa minaccia che è la più grande e la più pericolosa di tutte, a eccezione della minaccia rappresentata da Israele.
E’ per questo che intendo enunciare rapidamente due o tre punti.
Primo punto: la lotta ideologica, politica, mediatica e militare contro questo movimento takfirista deve essere considerata come una difesa dell’Islam. Non si tratta più della difesa di un Asse (della Resistenza), di un regime, di un paese, di una setta, di una scuola, delle minoranze, no… Essi minacciano tutti, e minacciano l’Islam in primo luogo.
Qualsiasi atto – spero che tutti quelli che mi ascoltano e tutti lo capiscano. Qualsiasi atto di un mussulmano che si dichiara conforme all’Islam ma che è contrario alla natura umana non può in alcun modo essere conforme all’Islam. E’ impossibile che provenga dall’Islam. Allah il Lodato dice: “Volgi risolutamente il tuo viso verso la Fede, in tutta sincerità. Questa è la natura originale nella quale Dio ha fabbricato l’umanità”. E questo fin dalla Creazione. “La Creazione di Dio non può soffrire alcuna alterazione”. Dall’inizio alla fine, vi è un’unica natura umana. “Questa è la vera religione” (Corano, XXX, 30). La religione vera è quella che corrisponde e si conforma alla natura umana. E’ impossibile che un atto sia islamico o religioso se viene esecrato nei cuori, negli intelletti, nelle anime e da tutta l’umanità, nonostante la diversità nel modo di pensare, dei punti di vista e degli orientamenti dommatici e politici.
Di conseguenza, questa lotta (contro Daech) è una lotta in difesa dell’Islam. E vi dichiaro oggi con onore e fierezza che noi costituiamo, o quanto meno ci consideriamo, come protagonisti in questa lotta contro il movimento takfirista, e riteniamo che attraverso questa lotta noi difendiamo l’Islam del (Profeta) Maometto figlio di Abdallah, che la pace di Dio sia con di lui e la sua famiglia! Noi non difendiamo gli sciiti o i sunniti, questa o quella setta (il pubblico: “Ai tuoi ordini Nasrallah!”)
Tutti sanno che quando la battaglia diventa una battaglia per difendere la religione di Dio e le Santità di Dio l’Altissimo e il Lodato, allora i nostri sacrifici dovranno essere senza limiti, la nostra pazienza non dovrà avere alcun limite, così come la nostra resistenza e la nostra disponibilità ad andare fino in fondo dovranno essere illimitate, come ha fatto il nostro Imam e Maestro Abu Abdillah al-Hussein – che la pace sia con lui - a Karbala (Il Pubblico: “Ai tuoi ordini Hussein!”)
In secondo luogo – e certamente, dichiaro che noi facciamo questo ma invito tutti… Tutti i mussulmani sono invitati a difendere la loro religione: i sapienti, le autorità, i media, gli scrittori… Non si tratta di una battaglia soltanto militare. Fratello! La più ignobile distorsione di una religione divina nella storia dell’umanità è quella che viene attualmente perpetrata da Daech. Non vi è nulla di simile nella Storia.
In secondo luogo, il mondo intero deve dire – e se non lo farà il mondo intero, dovranno farlo almeno i paesi della regione, e tutti coloro che sono coscienti di questa minaccia e di questo pericolo – tutti dovranno dire a quei paesi della regione che continuano a sostenere Daech con armi, danaro, le agevolazioni e anche i media – in apparenza questi media non sostengono Daech, ma se li si ascolta bene, si comprende che lo sostengono, ma non ho il tempo di spiegarmi su questo punto. Bisogna dire a questi paesi che il gioco è finito. La regione, i suoi popoli e i suoi governi non possono più sopportare questo livello di crimini e di barbarie commessi in nome dell’Islam e a spese di tutti i popoli della regione.
In terzo luogo, ed è un punto importantissimo: e parlerò con franchezza e specificatamente. Noi non dobbiamo mentire a noi stessi né consentire a nessuno di ingannarci con fittizie distinzioni tra Daech e il Fronte Al- Nusra (milizia impegnata contro il governo siriano, che costituisce una articolazione di Al Qaeda, ndt). Non voglio ripetere ancora tutto quello che abbiamo già detto in passato: Daech e Fronte Al-Nusra hanno la stessa composizione, gli stessi principi, le stesse credenze, la stessa cultura, lo stesso spirito, gli stessi obiettivi, gli stessi metodi… E sfido chiunque, Libanese o Arabo, a spiegarci un giorno quale sia la differenza tra il Fronte Al Nusra e Daech, e come si possa dire che Daech è composta da terroristi e Al-Nusra da rivoluzionari. Io spero che qualcuno, specialmente in Libano dove vi è gente che dice questo, possa spiegarci questa cosa, che sia alla televisione o in un colloquio diretto coi fratelli (di Hezbollah). Noi non ci lasciamo ingannare su questa questione. Si tratta di un unico movimento, diviso solo su questioni di tipo organizzativo, ma restano una cosa unica. Per questo sono di oggi gli appelli a combattere i movimenti takfiristi senza distinzioni: è assolutamente giusto. E’ questa la posizione corretta da assumere.
La Giordania, il governo giordano non può continuare a combattere Daech in Siria e sostenere il Fronte Al-Nusra in Siria. Alcuni paesi del Golfo non possono partecipare alla coalizione internazionale per combattere Daech in Iraq e, al contempo, fornire danaro, armi, mezzi e agevolazioni al Fronte Alo-Nusra, vale a dire al fratello e alla sorella di Daech, che è il Fronte Al-Nusra. Come si può fare ciò? Con quale logica? Occorre che questo movimento, che rappresenta una vera minaccia, venga considerato nel suo insieme.
(…)
(1) Il takfirismo, per dirla in breve, è una corrente radicale dell’Islam, che considera eretici (takfir) tutti coloro che non si conformano alla purezza del credo wahhabita (di origine saudita)