Marocco

 Marocco, giugno 2009 - Un recente libro di Ali Amar, ex direttore de Le Journal Hebdomadaire, cerca di chiarire il "malinteso Mohammed VI". Quello di un re propagandato dai media occidentali come moderno e democratico, ma che non ha saputo fare niente per il suo paese. La recensione è del giornale L'Expression, tradotta a cura di ossin

Leggi tutto: Il malinteso Mohammed VI

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 Marocco, maggio 2009 - Un servizio de Le Journal Hebdomadaire documenta il ritorno massiccio alle pratiche di tortura in Marocco




(Poliziotto marocchino, ossin)

Leggi tutto: Il ritorno della tortura

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 Marocco, maggio 2009 - Quanto è costata e quanto costa allo Stato marocchino l'occupazione del Sahara Occidentale? Si tratta di cifre stratosferiche, il cui buon utilizzo sarebbe sufficiente a cambiare la vita dei marocchini. A questo si aggiunge la corruzione ed il malgoverno nelle "province del Sud". Un reportage di TelQuel ed un articolo de Le Journal Hebdomadaire sulle malversazioni dei "signori" di Laayoune




(Poliziotti in azione a Smara, ossin)

Leggi tutto: I costi del conflitto

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 Marocco, marzo 2009 - Il settimanale TelQuel ospita una lettera aperta di Abdellah Taia alla sua famiglia. E' una confessione, nella quale lo scrittore marocchino parla della sua omosessualità, ma anche, e soprattutto, del Marocco di oggi


(nella foto, Abdellah Taia)

Leggi tutto: Lettera a mia madre

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 Marocco, marzo 2009 - Con una decisione che ha sopreso tutti, il Marocco ha rotto le relazioni diplomatiche con l'Iran, per una ragione del tutto banale. TelQuel ha cercato di comprederne le vere ragioni, sospettando che si tratti di un'ennesima manifestazione del dilettantismo della diplomazia marocchina

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 Marocco, 26 febbraio 2009 - Processo a marrakech contro 11 studenti della sinistra radicale. I fatti sono quelli del 15 maggio 2008, quando la polizia ha fatto irruzione nella cittadella universitaria picchiando e arrestando. In quella occasione Wali Elkadimi, uno studente saharaoui, è stato scaraventato dai poliziotti dal 4° piano, restando paralizzato per la vita



(Il sit-in davanti alla Corte d'Appello - foto ossin)

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 Marocco, febbraio 2009 - Un ennesimo attacco alla libertà di stampa: il settimanale Al Ayam è stato preso d'assalto da uomini della Brigade nationale de la police judiciaire (BNPJ), il direttore della tesatata e la redattrice capo prelevati e trattenuti per ore, sottoposti ad interrogatori duri. Tutto questo a causa della preannunciata pubblicazione di una fotografia della madre del re Moahmmed VI. Pubblichiamo l'editoriale indignato del direttore di Tel Quel e un'intervista alla giornalista Maria Moukrim.

(nella foto, Maria Moukrim)

Leggi tutto: Assalto a Al Ayam

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 Marocco, febbraio 2009 – Alcune delle bugie ufficiali del Regno sono involontarie (Mohamed VI veramente credeva vi fosse il petrolio a Talsint), altre “giustificate” da considerazioni militar-diplomatiche (anche se si trova in Mauritania, Lagouira resta “ufficialmente” una città marocchina)… ma la maggior parte sono deliberate, scientemente destinare a ingannare i Marocchini. TelQuel enumera le 10 più grandi bugie del Regno, e ristabilisce la verità.

Leggi tutto: Le bugie del Regno

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 Marocco, 10 gennaio 2009 - Un incontro di Ossin, a Marrakech, con due studenti amici di Abderrezzak Kadiri e con Mustapha Errachidi, avvocato dell'AMDH (Associazione marocchina per i diritti umani).



(Mustapha Errachidi, foto ossin)

Leggi tutto: Ancora sul "martire della facoltà"

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 Marocco, 8 gennaio 2009 - Una selvaggia aggressione poliziesca contro una manifestazione di studenti per la Palestina ha provocato un morto a Marrakech. Abderrezzak Kadiri, studente alla Facoltà di diritto, 21 anni, è deceduto a causa dei violentissimi colpi ricevuti, sulla nuca e sul petto, da una banda di poliziotti. Oggi Abderrezzak è ricordato dagli studenti come il "martire della causa palestinese" in Marocco


(nella foto, Abderrezzak Kadiri)

Leggi tutto: Il martire della facoltà

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 Marocco, marzo 2008 - Dopo 43 giorni di (assurda) detenzione, Fouad Mourtada é stato scarcerato per grazia reale. Il giovane ingegnere, arrestato e torturato solo per avere creato su Facebook un finto profilo del principe Moulay Rachid, si é subito recato in visita con la famiglia alla sede di Rabat dell'AMDH, l'associazione marocchina per la difesa dei diritti dell'uomo che lo ha sostenuto con grande forza. Pubblichiamo la sua prima intervista rilasciata dopo la liberazione, al settimanale Tel Quel. Tradotta in italiano a cura di ossin

 

(nella foto, Fouad Mourtada in visita alla sede dell'AMDH)

 

 

 

Leggi tutto: Liberato Fouad Mourtada

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 Marocco, febbraio 2008 - Dalla farsa alla tragedia: Fouad Mourtada, l'informatico di 26 anni arrestato e torturato per avere creato su Facebook un finto profilo del principe Moulay Rachid, é stato condannato a 5 anni di prigione ferma! Pochi giorni dopo un vecchio di 95 anni in sedia a rotelle, condannato a 3 anni per "insulti al Re", é morto in carcere senza alcuna assistenza medica. Il direttore di Tel Quel, Ahmed R. Benchemsi, si chiede a questo punto se il Marocco possa essere ancora considerato uno Stato di diritto. Pubblichiamo l'editoriale, tradotto in italiano a cura di ossin.


 

(nella foto, Ahmed R. Benchemsi)


 

Leggi tutto: Lo Stato del Re

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 Marocco, febbraio 2008 - Difficile dire se sia più tragico o più ridicolo: martedì 5 febbario, alle 8.30 del mattino, la polizia marocchina ha sequestrato un giovane ingegnere di 26 anni, Fouad Mourtada, portandolo a occhi bendati nei locali della Sureté Nationale di Casablanca, dove lo ha sottoposto ad un interrogatorio "duro". Solo 36 ore dopo la famiglia ne ha avuto finalmente notizie. E' detenuto da allora ed il processo, fissato in un primo momento il 15 febbario, é stato rinviato al 22 febbraio. Il motivo di questo arresto? Fouad Mourtada ha creato su Facebook un profilo finto del principe reale Moulay Rachid.
La notizia in un articolo di Le Journal Hebdomadaire, tradotto in italiano a cura di ossin.

 

(nella foto, Fouad Mourtada)

 

Leggi tutto: Ubu prince

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 Marocco, agosto 2007 - Scarcerato Abderrahim Ariri, il direttore del settimanale "Al Watan Al An", mentre resta in carcere il giornalista Mustapha Hourmattallah. Più che questione di libertà di stampa, sembra un episodio della guerra tra apparati dei servizi. Pubblichiamo il commento apparso senza firma su Le Journal Hebdomadaire

Leggi tutto: Le ombre dell'affaire Al Watan

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 Marocco, agosto 2007 - Un altro clamoroso episodio di censura polizesca contro la stampa indipendente. Lo scorso 5 agosto, per ordine del ministro dell'interno, è stato sequestrato nelle edicole l'ultimo numero del settimanale in lingua araba Nichane, mentre un battaglione di poliziotti distruggeva 50.000 copie appena stampate del settimanale francofono Tel Quel. Il direttore dei due periodici, Ahmed Reda Benchemsi, è stato sottoposto a 20 ore di interrogatorio nella prefettura di polizia di Casablanca. All'esito, è stata formalizzata l'accusa di "violazione del rispetto dovuto al re", un reato passibile di una condanna fino a 5 anni di reclusione. Tutto questo a causa di un editoriale, pubblicato su entrambi i periodici, nel quale si analizzava l'ultimo discorso reale. In Marocco, chi non esalta il re finisce in galera. Pubblichiamo l'editoriale dell'edizione straordinaria di Tel Quel da oggi in edicola (traduzione a cura di Ossin) e un breve commento.


(nella foto, Ahmed Reda Benchemsi durante la conferenza stampa con il segretario generale del sindacato della stampa, Younes Mujahid)

 

Leggi tutto: Distrutto Tel Quel

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 Marocco, dicembre 2008 - Dopo l'uccisione degli studenti saharaoui ad Agadir, Tel Quel si interroga sui privilegi accordati ai Saharaoui. E' un brutto articolo, che non tiene conto del fatto che questi "privilegi" sono il tentativo di comprarne la fedeltà dopo l'occupazione illegale del loro territorio, e che la stragrande maggioranza dei Saharaoui vi rinuncerebbe volentieri in cambio dell'indipendenza. Però l'articolo finisce col dire cose interessanti, sulle enormi spese che il Marocco deve sostenere per l'occupazione, dei soldi largamente concessi ai falsi rappresentanti del popolo saharaoui fedeli al re del Marocco

 

 

 

 

Leggi tutto: Felice chi come i Saharaoui…

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